Infrastrutture e trasporti

Piccinini (M5s): risolvere i problemi sulla linea ferroviaria Porrettana

La consigliera chiede l’intervento della Regione per sbloccare una situazione che coinvolge quotidianamente centinaia di pendolari. L’assessore Corsini: “Regione non responsabile. A luglio incontreremo l’amministratore delegato di Rfi per evidenziare le criticità”

Risolvere i problemi che ormai quotidianamente interessano la linea ferroviaria Bologna-Porretta Terme. Lo chiede Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) con un’interrogazione a risposta immediata in Aula con la quale invita la Regione ad attivarsi direttamente, in quanto principale azionista di Tper, e sollecitando Reti ferrovie italiane e gli enti coinvolti.

“La linea ferroviaria Bologna-Porretta Terme -ha spiegato la consigliera- rappresenta da tempo uno dei più eclatanti talloni d’Achille del trasporto pubblico regionale, come sanno bene i cittadini della zona che nel novembre 2003 si sono costituiti nel Comitato per la ferrovia porrettana. Nei primi tre mesi dell’anno appena iniziato ritardi e cancellazioni delle corse sono stati all’ordine del giorno. I continui guasti alla linea e i conseguenti disagi per i pendolari sono stati oggetto di un incontro che si è tenuto il 7 marzo tra l’assessore Corsini, Rfi, Tper, sindaci del territorio ed esponenti del Comitato, dal quale peraltro non sono emerse proposte risolutive, tanto da rimandare la discussione a un ulteriore appuntamento il 18 marzo. Si tratta di una situazione diventata ormai insostenibile e che necessita di interventi incisivi e urgenti per garantire il diritto delle cittadine e dei cittadini a un trasporto pubblico efficiente”.

Ha risposto l’assessore ai Trasporti Andrea Corsini: “Abbiamo istituito un tavolo tecnico per risolvere i disservizi sulla Porrettana. Il 7 marzo abbiamo richiamato Rfi in quanto gestore della linea, per problemi imputabili a mancanza di manutenzione straordinaria e guasti sull’infrastruttura. La Regione non può essere chiamata in causa per disservizi sui quali non ricade la responsabilità. Ci siamo impegnati per chiedere il raddoppio della tratta ma non abbiamo riscontri dal governo sul finanziamento di questo intervento. Il 18 luglio a Roma incontreremo l’amministratore delegato di Rfi per evidenziare le criticità sulla linea. Per ora abbiamo l’impegno su un piano di investimenti sulla trazione elettrica”.

La consigliera ha replicato: “Bene i tavoli e l’impegno, ma ora ci aspettiamo i fatti. Vero che la competenza è di Rfi ma la Regione non può chiamarsi fuori: se il problema non si risolve dal punto di vista tecnico diventa politico. Negare il diritto alla mobilità sostenibile è un controsenso per una Regione che ha problemi di qualità dell’aria e sta costringendo i pendolari a ricorrere alla mobilità privata. Non avere collegamenti che funzionano vanifica anche gli investimenti fatti per contrastare lo spopolamento nelle aree interne”.

(Lucia Paci)

Infrastrutture e trasporti