Governo locale e legalità

Piccinini (M5s): ritirare la delibera che depotenzia il ruolo di Arpae

La consigliera chiede di rivedere la decisione di giunta in base alla quale il parere di Arpae in materia di permessi urbanistici non è più dovuto. L’assessore Calvano: “Non viene in alcun modo depotenziato il ruolo di Arpae”

Annullare o modificare la delibera di giunta che ridimensiona i compiti di Arpae in materia di permessi urbanistici. Lo chiede con un’interrogazione a risposta immediata in Aula Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) che sottolinea come sia indispensabile potenziare il personale tecnico qualificato in Arpae per affiancare le Province e la Città Metropolitana di Bologna nei procedimenti di Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale (Valsat), non prevedendo costi per gli stessi.

“Secondo l’ultimo rapporto di Ispra del 2022 -ha evidenziato la consigliera- l’Emilia-Romagna è la terza regione a livello nazionale sia per ettari di suolo consumato nel 2021 (oltre 200mila), sia per incremento tra il 2020 e il 2021 (658 ettari), dopo Lombardia e Veneto. Sul podio della classifica regionale dei comuni peggiori, al primo posto, per ettari di suolo consumato, nel 2021, c’è il comune di Ravenna (7.113), al secondo posto il comune di Parma (5.620), al terzo posto il comune di Ferrara (5.081). Nella classifica regionale dei comuni peggiori, al primo posto, per percentuale di suolo consumato, nel 2021, c’è il comune di Cattolica (61,4%), al secondo posto il comune di Riccione (51,2%), al terzo posto il comune di Fiorano Modenese (36,3%)”.

“La delibera di giunta che deve essere rivista – precisa infine Piccinini- specifica che all’interno dei procedimenti di approvazione dei piani urbanistici comunali e delle loro varianti, la previa istruttoria di Arpae ai fini del rilascio del parere motivato della Valsat non è dovuta ma che gli enti locali possono avvalersi di Arpae per queste attività attraverso la stipula di convenzioni onerose della durata massima di un anno. Dopo l’alluvione non possiamo più permetterci di scherzare: è paradossale che venga meno il ruolo di Arpae, la delibera va modificata”.

Ha risposto l’assessore al Bilancio Paolo Calvano: “Con la delibera abbiamo fornito indicazioni sulle procedure istruttorie di competenza delle Province che sentono il parere di Arpae. Non viene quindi in alcun modo diminuito il ruolo di Arpae e non c’è alcuno spostamento rispetto al dettato normativo. Ci sono state interpretazioni non corrette della delibera per la quale la giunta ha promosso un confronto con le amministrazioni provinciali. Non è intenzione della Regione creare difficoltà ma garantire collaborazione nel rispetto delle norme, delle autonomie e delle prerogative degli enti locali. Tutte le parti politiche hanno compreso e sostenuto il ruolo di Arpae: è quindi intenzione della giunta salvaguardarne autorevolezza e autonomia”.

La consigliera si è detta non soddisfatta: “Se non è stato modificato nulla, allora perché si è sentita la necessità di adottare questa delibera? Il lavoro di Arpae è importante. È un ente tecnico ma soprattutto terzo rispetto a un lavoro di istruttoria che verrà fatto da strutture tecniche ma anche politiche degli enti locali. C’è dunque un peggioramento di quanto previsto. Le Province sono state spolpate anche degli organismi tecnici per cui mi domando come verranno fatte queste istruttorie. C’è un problema che riguarda il consumo di suolo e sostenibilità ambientale. Si sottovalutano problemi che, anche a seguito dell’alluvione, hanno investito la nostra regione”.

(Lucia Paci)

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