Sanità e welfare

Modena, Pigoni (IV): attuare il progetto Degenza neuropsichiatrica per adolescenti

Il Progetto presentato da Ausl e Azienda ospedaliera universitarria di Modena vuole rispondere al fabbisogno di diagnosi e cura, in provincia di Modena, dei pazienti 0-17 anni affetti da patologie neuropsichiatriche

Realizzare, a Modena, il progetto Degenza Neuropsichiatria Infantile per i pazienti 0-17 anni affetti da patologie neuropsichiatriche. Nel 2021-2023, in provincia di Modena gli accessi in Pronto soccorso “per motivi di salute mentale nella fascia di età 0-17 sono fra i più elevati in Regione Emilia-Romagna per tasso e sono secondi solo a Bologna per numerosità”.

Lo ha chiesto la consigliera Giulia Pigoni, capogruppo di Italia Viva, al question time. La risposta all’interrogazione è venuta da Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la salute.

La consigliera ha evidenziato come “il Progetto sia stato presentato a giugno insieme alla Regione da Ausl Modena e Azienda ospedaliera universitaria ” in quanto ritenuto indispensabile a completare la filiera dei servizi dedicati alla salute mentale dell’età evolutiva nella città di Modena e provincia”. Il progetto vuole rispondere in modo concreto “alla diagnosi e al trattamento dei disturbi neuropsichiatrici, del neurosviluppo e del comportamento a esordio durante l’infanzia o in adolescenza (età 0-17 anni), contribuendo inoltre a contenere gli accessi al Pronto Soccorso per emergenze psichiatriche”.

Pigoni riporta i dati degli accessi ai Pronto Soccorso della provincia di Modena “dovuti al malessere psicologico e comportamentale tra i bambini e gli adolescenti, dopo l’aumento netto registrato nel periodo 2020-2022” non sono tornati ai livelli pre-covid (481 accessi nel 2023, comprendenti 158 e 323 accessi per le fasce di età 0-13 e 14-17, rispettivamente); nel 2023, rimane stabile all’85% la quota di minori dimessa dal Pronto soccorso per proseguire le terapie a domicilio, mentre il 15% viene accettato in regime di ricovero ordinario, viene trasferito presso altro ente ospedaliero, oppure rifiuta il ricovero”.

L’assessore Donini ha risposto che “c’è stato un incremento esponenziale. Per noi vale doppio, perché accogliamo molti ragazzi da altre regioni. Basti pensare che il 33% delle strutture residenziali del Nord è in Emilia-Romagna. La Regione, poi, garantisce ulteriori investimenti che hanno portato alla nascita di 3 hub a Rimini, Bologna e Parma. Occorre garantire la copertura posti letto. La Regione condivide il progetto modenese e sta cercando risorse”.

Giulia Pigoni si è detta “soddisfatta. E’ importante la scelta di tre hub così come lo è la condivisione del progetto da parte della giunta. Il reperimento delle risorse deve essere di primaria importanza. Riguardo all’hub di Modena, il numero dei casi che ho citato durante la presentazione dell’interrogazione impongono una riflessione importante sul territorio e quindi, oltre al reperimento delle risorse finanziarie, diventano rilevanti le tempistiche per la realizzazione, dato che si tratta di un progetto di primaria rilevanza che deve poter procedere”.

(Gianfranco Salvatori)

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