Ambiente e territorio

Stragliati (Lega): unità cinofile, salvaguardare i formatori e gli esami per i brevetti

“Non esiste una norma nazionale, ma è un peccato perdere gli investimenti fatti dalla Regione per un servizio di eccellenza”. L’assessora alla Protezione civile Priolo: “Formazione in concorso con i vigili del fuoco perché sono loro a richiedere il nostro supporto”

Valentina Stragliati (Lega)

La giunta spighi “perché l’Agenzia regionale vuole rinunciare agli esami di brevetto cinofili secondo il regolamento regionale vigente e quali sono state le motivazioni che hanno portato a questa decisione, tenendo conto anche degli investimenti effettuati negli ultimi anni per l’abilitazione di formatori”. Le Unita cinofile di soccorso (Ucs) della Protezione civile intervengono nelle emergenze e le specialità sono quelle di ricerca persone in superficie e sotto le macerie. L’abilitazione delle unità, però, è stata ferma per due anni a causa del Covid e la Regione, con una determina, ha voluto aggiornare l’elenco degli esaminatori.

E’ il quesito posto dalla consigliera Valentina Stragliati (Lega), al Question time, a cui ha risposto la vicepresidente e assessora alla Protezione civile, Irene Priolo. “Il quadro dei provvedimenti – ha affermato l’assessora – valorizzano le associazioni di secondo livello. Lei ha ragione a dire che se non c’è una norma nazionale ogni regione fa come vuole. In questo mese la Protezione civile ha espresso parere favorevole alle modifiche. Il percorso formativo prevede due moduli: uno per le ricerche a terra e l’altro da soccorso (per chi ha già un attestato di ricerca). Le Ucs da soccorso saranno formate con le indicazioni dei vigili del fuoco e porterà al riconoscimento di un attestato. E’ importante il rapporto con i vigili del fuoco perché sono loro che ci chiedono il supporto. Dopo il confronto, la informerò”.

Stragliati si è detta “parzialmente soddisfatta. Questa è una delle eccellenze regionali. Auspico che patrimonio investito finora, oltre 300mila euro a Fidenza per costruire un campo macerie per acquisire i brevetti, non vada disperso”.

La consigliera ha ricordato che nel giugno del 2021 sono stati costituiti gruppi di lavoro chiamati “Sotto Commissioni” e una di queste riguarda la Cinofilia. Il 2 agosto, nella prima riunione, sono stati individuati “prioritariamente alcuni obbiettivi, tra cui la riscrittura del regolamento regionale in materia di Unità Cinofile e della loro gestione”. Le modifiche indicano che “è previsto che i corsi vengano organizzati e certificati dalle ODV di secondo livello (all’agenzia rimangono le attestazioni dei corsi di cui ha competenza per legge AIB, Idro, Beni Culturali e dei referenti di terzo livello); l’attuale esame di abilitazione certifica solo il lato tecnico del binomio cane e padrone, mentre con la nuova DGR si vuole privilegiare la formazione dell’operatore per renderlo in grado di muoversi in sicurezza nel quadro complessivo di una ricerca persone; l’unità cinofila, per accedere al corso, deve già essere abilitata per attività di protezione civile da un Ente con riconoscimento a valenza nazionale; la prova non sarà selettiva, perché si cerca di formare la persona e non di selezionarla; impegno degli attuali esaminatori come volontari esperti per la formazione e per avviare un nuovo progetto riguardante un percorso formativo da definire insieme considerata l’esperienza pluriennale maturata in questi anni”. Gli esaminatori cinofili – ha continuato – “iscritti nell’albo Regionale muterebbero la loro funzione quali formatori delle UCS già brevettate da Enti riconosciuti dal DPC (UCIS-ENCI, CRI, ANPAS, ANA, Ecc….) e le certificazioni di tali corsi sarebbero di competenza dei Coordinamenti-Consulte-Comitati-ODV 2° Livello”.

(Gianfranco Salvatori)

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