“Come giudica la proposta della Commissione europea di ridurre la domanda di energia elettrica di almeno il 10 per cento (fino al 31 marzo 2023)? Cosa intende fare per ridurre i costi del gas? Prevede stanziamenti specifici contro il caro bollette? A quanto ammontano gli extraprofitti delle multiutility partecipate dalla Regione Emilia-Romagna? Intende chiedere che questi extraprofitti siano utilizzati per abbassare le bollette di luce e gas?”.
Queste, in sintesi, le richieste formulate all’esecutivo regionale da Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia), con un’interrogazione a risposta immediata in aula, sul tema energia.
I rincari di luce e gas, spiega il consigliere, “pesano sulle tasche degli italiani complessivamente per oltre 30 miliardi di euro, penalizzando, in particolare, le fasce di reddito medio-basse”. Fra le cause meno note di questi rincari, sottolinea il politico piacentino, “è ravvisabile una forte speculazione finanziaria (unita a un aumento esponenziale dell’inflazione), gli effetti di forti rendite di posizione e un aumento irrealistico dei costi di transito delle materie energetiche”. Quindi, rimarca, “occorre un intervento strutturale in materie di energia anche per contrastare la speculazione in atto”. Inoltre, conclude, “costi tanto elevati di gestione dei contatori non sono più giustificabili, tenuto anche conto della digitalizzazione del sistema”.
La risposta arriva, in aula, dal sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi, che ribadisce l’impegno della Regione Emilia-Romagna sul tema: “Siamo al fianco di cittadini e imprese”. Spiega poi che “è importante il tetto su costo del gas e sui consumi, è necessario mettere il paese in sicurezza e confidiamo nell’operato del nuovo governo”. Utile poi, aggiunge, “lavorare anche sul tema degli extraprofitti, ma anche per la leva fiscale la prerogativa è totalmente nazionale”.
(Cristian Casali)