“In base a quali elementi l’esecutivo regionale può escludere, contro ogni ragionevole dubbio, che dal 2015 ci sarebbe stato chi ha tenuto fermi posti nella sanità pubblica, favorendo invece quella ‘privata pagata dal pubblico’ come adombrato dalla dirigente Petropulacos?”.
Questo il quesito che Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) rivolge, con un’interrogazione a risposta immediata in aula, al governo regionale.
Per il consigliere, sullo scontro pubblico Donini-Petropulacos, “c’è da rimanere allibiti”. Petropulacos, rimarca Tagliaferri, “ha usato parole pesanti, lasciando intendere, neanche troppo velatamente, che nella sanità regionale ci sarebbero cose poco commendevoli da cui ha voluto prendere le distanze. La dirigente, inoltre, dice di avere chiesto spiegazione all’Ausl di Bologna del perché si sarebbero tenute ferme nel pubblico prenotazioni di esami, visite e interventi, pur in presenza di posti disponibili”. È questo, aggiunge l’esponente di destra, “il vero tema, e non la cortina fumogena del ‘rapporto con i sindacati’ sollevata dall’assessore per sviare l’attenzione di tutti noi dall’affaire Donini-Petropulacos”. La scelta della maggioranza di non sentire la dirigente in commissione assembleare, conclude, “lascia aperti troppi interrogativi e getta una luce particolarmente sinistra sulla Regione ‘dei più bravi in tutto’”.
La risposta è arrivata in Assemblea dallo stesso assessore Raffaele Donini, che ha ribadito come “la Giunta non intende commentare le dichiarazioni a mezzo stampa della dirigente, in quanto la questione è oggetto di un provvedimento disciplinare”. Donini, inoltre, ha spiegato come, rispetto alle prestazioni erogate dall’Ausl di Bologna, “la misura del ricorso a strutture private sia parte di alcune iniziative per rendere più efficace il servizio di prenotazione e riguardi circa 7.300 prenotazioni (lo 0.25 per cento sul totale), una modalità di servizio condivisa con la direzione dell’assessorato con l’obiettivo primario di dare risposte a tutti i cittadini”.
“Prendo atto della non risposta e prendo atto che non si è voluto ascoltare in commissione la dirigente Petropulacos. Qui c’è solo, come sempre, autoreferenzialità. Attendiamo segnali di una maggiore democrazia”, ha replicato il consigliere Tagliaferri.
(Cristian Casali)