“Servono garanzie per il privato accreditato nel settore sociosanitario”.
La richiesta arriva, con un’interrogazione a risposta immediata in aula, da Elena Ugolini (Rete civica).
La consigliera rileva che Roma ha programmato una revisione complessiva della disciplina nazionale sull’accreditamento sociosanitario, rendendo, in questa fase transitoria, inefficaci le diposizioni regionali sulla materia, questo in attesa degli esiti che arriveranno dal tavolo di lavoro dedicato (non oltre la fine del 2026).
“Decisione – rimarca Ugolini – che rende inattuabile la normativa regionale; una situazione di stallo e incertezza, sull’immediato futuro, che mette in difficoltà chi opera nel sociosanitario accreditato”. Aggiunge: “Serve una chiarificazione da parte della giunta regionale per garantire la stabilità dei servizi erogati, buona parte degli accreditamenti e degli accordi contrattuali sono scaduti già a fine 2024”.
La risposta arriva in aula dal sottosegretario alla presidenza Manuela Rontini: “Con il provvedimento nazionale le procedure sono sospese, in attesa di un approfondimento giuridico: c’è la volontà di arrivare a una transizione ordinata, in coerenza con il quadro normativo tuttora in evoluzione, garantendo continuità nell’erogazione dei servizi”. Sugli accreditamenti in scadenza a fine 2024: “Per gli accreditamenti in scadenza sono state avviate le procedure nel 2024”.
La replica di Elena Ugolini: “Auspico che l’argomento sarà approfondito in commissione”.
(Cristian Casali)
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