La Regione indichi quelli che potrebbero essere gli effetti della nuova legge nazionale sulla montagna sui Comuni appenninici dell’Emilia-Romagna.
A chiederlo, con un’interrogazione a risposta immediata discussa in aula, è Daniele Valbonesi (Partito democratico).
“In particolare, nei 35 articoli del provvedimento – rimarca il consigliere – sono previsti, fra le altre cose, incentivi in termini di punteggi, emolumenti e di credito d’imposta per l’acquisto della casa al personale sanitario e scolastico, la promozione di forme di partenariato tra enti pubblici e privati per la realizzazione di progetti di trasferimento tecnologico e alfabetizzazione digitale, crediti d’imposta per le aziende costituite da giovani under 41 e la possibilità per le amministrazioni regionali e gli enti locali di definire sistemi di agevolazione, riduzione ed esenzione da tasse, tributi e imposte di loro competenza, agevolazione dello smartworking, contributi una tantum per i nuovi nati e rafforzamento dei servizi scolastici ed educativi da 0 a 3 anni per incentivare la natalità”. Prosegue: “Uncem ha, però, evidenziato l’inadeguatezza dell’intero impianto”. Evidenzia il politico: “Per l’attuazione di questa legge si richiedono una quindicina di decreti, con tempistiche allungate, c’è il rischio, con i criteri indicati nella norma, di una consistente riduzione delle aree montane, mancano poi risorse dedicate, rimane solo lo stanziamento, già pianificato prima dell’approvazione del provvedimento, di 200 milioni sul fondo per lo sviluppo delle montagne italiane”.
La risposta arriva in aula dall’assessore regionale Davide Baruffi: “L’aspetto più preoccupante riguarda la classificazione dei criteri nell’individuazione dei comuni montani, in Emilia-Romagna potrebbero passare da 121 a 40”. Prosegue sui finanziamenti: “A beneficiare della legge sarà un numero limitatissimo dei territori, gli stanziamenti sono assolutamente insufficienti, i soliti 200 milioni di euro”. Conclude: “Una legge che guarda solo alle aree alpine, così non si colmano i divari territoriali, presenteremo delle proposte per migliorare l’impianto del provvedimento”.
La replica di Valbonesi: “La montagna ha bisogno, oltre che di risorse, di una visione politica priva di faziosità, serve difendere le aree appenniniche”.
(Cristian Casali)