Promuovere patti pubblico-privati, sul modello delle iniziative già intraprese da Basilicata e Friuli Venezia-Giulia, per sbloccare i cosiddetti “crediti incagliati” del Superbonus 110%. È quanto ha chiesto alla giunta la capogruppo di Europa Verde, Silvia Zamboni, con una interrogazione a risposta immediata.
“Il blocco dei crediti del Superbonus 110% sta causando seri problemi a cittadini che hanno investito nell’efficientamento energetico delle proprie abitazioni e non sono ancora riusciti a recuperare i crediti, portando in moltissimi casi al blocco dei cantieri per mancati pagamenti alle imprese – spiega Zamboni -. Le associazioni di categoria hanno richiesto a più riprese l’intervento del Governo, ma senza ottenere le risposte auspicate”. “Una situazione drammatica che coinvolge, insieme alle famiglie dei cosiddetti esodati del Superbonus, anche piccole e medie imprese”, ha ricordato Zamboni che ha evidenziato anche i dati del rapporto Enea 2023, secondo il quale i crediti incagliati in regione ammonterebbero a circa 5-6 miliardi di euro. Ciò vale ancor più per la Romagna, dove l’alluvione del maggio 2023 ha aggravato ulteriormente la situazione delle imprese e delle famiglie che avevano cantieri aperti.
A rispondere è stato l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano. “Per agevolare la circolazione dei crediti fiscali – ha spiegato Calvano – la giunta regionale ha avviato da alcune settimane un approfondimento volto a stimare la capienza fiscale degli enti e delle società rientranti nel perimetro regionale. Tutti gli enti regionali strumentali risultano iscritti nell’elenco delle amministrazioni pubbliche, condizione questa che esclude il loro coinvolgimento in processi volti all’acquisizione di crediti. Vi sono poi società che, pur non avendo questo limite, sono caratterizzate da limitate capacità compensative. In ogni caso, la giunta intende attivarsi per favorire la circolazione dei crediti fiscali e il ricorso alla cessione del credito, per sopperire alle esigenze di finanziamento delle piccole e medie imprese e delle famiglie. Stiamo predisponendo una proposta legislativa che autorizzi la giunta a promuovere le iniziative necessarie, anche attraverso il proprio sistema di enti e società partecipate non incluse nell’elenco delle amministrazioni pubbliche”. Tuttavia, ha concluso Calvano, “non abbiamo ancora visionato il recentissimo decreto del Consiglio dei Ministri che, se dovesse contenere il blocco totale dei crediti, renderebbe non più attuabile questa iniziativa”.
Zamboni si è dichiarata soddisfatta “per la puntualità e chiarezza della risposta e per la parte relativa alle azioni che la Regione sta intraprendendo”. L’auspicio è che la Regione possa “proseguire nella sua azione meritoria, favorendo così il superamento di una situazione che sta generando enormi problemi per imprese e famiglie”.
(Brigida Miranda)