“A che punto è in Emilia-Romagna la definizione, nell’ambito di una più generale pianificazione sull’adattamento ai cambiamenti climaticidi (a livello nazionale), di un piano per affrontare i rischi legati all’innalzamento del mare?”. La richiesta, con un’interrogazione a risposta immediata in aula, arriva da Silvia Zamboni (Europa verde).
“Da uno studio – rimarca la consigliera – pubblicato sulla rivista Scientific reports e guidato dall’Università tecnologica di Delft, nei Paesi Bassi, al quale hanno partecipato anche l’Istituto europeo sull’economia e l’ambiente di Milano e l’Università Ca’ Foscari di Venezia, emerge che l’innalzamento del livello dei mari dovuto al cambiamento climatico costerà all’Europa fino a 872 miliardi di euro entro il 2100”. In particolare, spiega, “si prevede l’aumento della temperatura media globale di 4 gradi centigradi e un innalzamento medio del mare di 75 centimetri”. Inoltre, evidenzia, “secondo uno studio realizzato da INGV, insieme a un’università olandese, in alcune zone del Mediterraneo il livello del mare sale a velocità tripla rispetto alle stime fatte finora, tra le zone più colpite anche l’Emilia-Romagna (l’Emilia-Romagna rischia di perdere il 10,16 del proprio PIL)”. “Questi studi – conclude Zamboni – sono l’ennesima dimostrazione di una situazione ben nota, che richiede una netta inversione di rotta e una spinta radicale sulla transizione ecologica ed energetica”.
La risposta arriva in aula dall’assessora regionale Irene Priolo: “Il tema è affrontato nel piano di gestione del rischio alluvioni, c’è una strategia per la difesa della costa, con vision e obiettivi per ridurre i rischi del territorio costiero. Si studia poi l’impatto dei cambiamenti climatici, anche rispetto all’innalzamento del mare, c’è la necessità di un piano di adattamento in linea con le linee guida nazionali, ci stiamo già lavorando”.
Silvia Zamboni si dichiara soddisfatta della risposta, in particolare “per l’impegno nel 2024 di adattare la strategia su queste tematiche. La strategia è la premessa per un piano collegato”.
(Cristian Casali)