Infrastrutture e trasporti

Zamboni (Europa Verde): troppi disagi sulla linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore

“La giunta risolva i disservizi che affliggono pendolari e studenti: ritardi di bus e treni, soppressione delle corse sostitutive, mancato coordinamento”. L’assessore Corsini: “Disservizi legati a cause esterne, il monitoraggio è continuo. I lavori per sopprimere 5 passaggi a livello termineranno nel 2025”

La Regione elimini “i disservizi sulla tratta Fer Bologna-Portomaggiore” e dica quali interventi intende attuare. Lo ha chiesto, al question time, Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde a cui, in Aula, ha replicato l’assessore ai Trasporti, Andrea Corsini. Zamboni ha parlato di ritardi dei treni, corse di bus saltate, mancata comunicazione tra bus e treni che provocano disagi ai tanti viaggiatori. Una situazione che peggiora nei giorni festivi.

Corsini ha scandito che “eravamo consapevoli che l’intervento sulla tratta per eliminare i passaggi a livello avrebbe comportato disagi. I lavori di interramento del tratto urbano termineranno nel 2025. Ci sono più autobus sulla linea Bologna-autostazione e Bologna-Roveri. E il marciapiede è stato allungato a Roveri. Gli incontri sono continui. Nell’ultima riunione, il 25 settembre, Tper e Trenitalia hanno detto che i disservizi da gennaio 2022 sono stati una decina, cioè l’1% dell’interscambio. Le cause sono state esterne e imprevedibili (incidenti, manifestazioni, allarme bomba, caos nel traffico). I casi verificatisi all’inizio dell’anno scolastico sono causati, storicamente, dal fatto che i primi giorni di scuola necessitano di assestamento. Infine, i livelli di fruizione del servizio da parte degli utenti sono monitorati continuamente”.

Zamboni si è detta “soddisfatta. E’ positivo che il confronto sia continuo e che si cerchi di risolvere i problemi. Rincuora sapere che c’è un monitoraggio stretto”.

La consigliera aveva ricordato che quella linea è la più importante gestita da Tper e, prima dei lavori, trasportava una media di 6mila persone al giorno ed era satura al 97% per cui “serviva un potenziamento”. “I disagi dovuti ai lavori di interramento per la soppressione di 5 passaggi a livello – aveva spiegato Zamboni – rischiano di modificare le abitudini di una parte di tale utenza che potrebbe abbandonare in futuro l’uso del trasporto pubblico locale (usato soprattutto da pendolari e studenti, ndr) con evidente impatto negativo su congestione del traffico e inquinamento atmosferico”. Il trasporto ferroviario, che è elettrico, “è lo strumento indispensabile per limitare la congestione del traffico nelle città, ridurre l’inquinamento atmosferico e le emissioni di carbonio e di altri gas climalteranti”. Nel 2023, aveva detto Zamboni, “la Regione è intervenuta con nuove corse dei bus e allungato il marciapiede della stazione a Roveri”.

I lavori, conclude la capogruppo, iniziati nel 2022, dovrebbero terminare nel 2025 e i disservizi sono ancora tanti: corse saltate da parte dei bus sostitutivi, ritardi o guasti dei treni, ritardi dei bus, mancato coordinamento tra i diversi mezzi. Situazioni che provocano disagi ai passeggeri: “Perdere le coincidenze può comportare attese di oltre un’ora”.

(Gianfranco Salvatori)

Infrastrutture e trasporti