Sanità e welfare

Question time Zappaterra (Pd): “La Regione riferisca sulla riapertura del Centro di procreazione medicalmente assistita a Lagosanto”

L’assessore Massimo Fabi: “L’Ausl ha già predisposto dei percorsi di presa in carico delle persone in modo da non interrompere le attività in essere. La piena operatività del Centro di Lagosanto sarà ripristinata non appena ci saranno le condizioni necessarie e sufficienti”

La Regione dica qual è la tempistica per la ripartenza dell’attività del Centro di procreazione medicalmente assistita (Pma) dell’ospedale del Delta di Lagosanto, temporaneamente sospesa in via precauzionale dall’Ausl di Ferrara a seguito dell’avvio di un’indagine da parte della Procura estense. I fatti contestati, che interessano sei dipendenti riguardano false attestazioni nelle cartelle cliniche, mancato rispetto delle linee guida e, nel caso più grave, un procurato aborto.

A chiederlo è Marcella Zappaterra (Pd) in un’interrogazione sottoscritta anche dal collega di gruppo Paolo Calvano.

“La sospensione delle attività del centro, con la predisposizione di percorsi di presa in carico alternativi in altri Centri di Pma regionali per le coppie attualmente seguite nel ferrarese, rappresenta sicuramente un atto dovuto da parte dell’Ausl di Ferrara, ma – spiegano nondimeno, è estremamente preoccupante la situazione che viene generandosi con la sospensione dell’attività per tutte quelle coppie che temporaneamente non potranno rivolgersi ai servizi, pubblici ed equamente accessibili, di un centro d’eccellenza quale quello in parola, la cui ripartenza, in condizioni di piena legalità, trasparenza e sicurezza per i pazienti, deve restare una immediata priorità per la Regione Emilia-Romagna”.

La risposta della giunta è affidata all’assessore alla Sanità Massimo Fabi: “L’Ausl ha già predisposto dei percorsi di presa in carico delle persone in modo da non interrompere le attività in essere. La piena operatività del Centro di Lagosanto sarà ripristinata non appena ci saranno le condizioni necessarie e sufficienti. La Regione e l’Ausl hanno ben chiaro il valore del Centro, che è di livello nazionale tanto che il 50% del totale dei 1.500 accessi annui è di persone non residenti in provincia di Ferrara, ma da altre province dell’Emilia-Romagna e da tutta Italia”.

Parole alla luce delle quali Zappaterra si è detta soddisfatta e ha anche ottenuto la disponibilità dell’assessore Fabi a partecipare a incontri sul territorio.

(Luca Molinari)

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