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Facci (Misto-Mns): riqualificazione patrimonio estense stravolge città, Soprintendenza e Mibac li sospendano

Il consigliere sovranista interroga la giunta per intervenire sui lavori a Piazzale Roversi, Corso Umberto I, dei giardini di Palazzo Ducale a Rivalta e dei Chiostri benedettini di San Pietro.

Michele Facci (Misto-Mns)

Intervenire con Soprintendenza e Ministero per i beni culturali per sospendere i lavori di riqualificazione di Piazzale Roversi, Corso Umberto I, dei giardini di Palazzo Ducale a Rivalta e dei Chiostri benedettini di San Pietro a Reggio Emilia. Lo chiede Michele Facci del gruppo misto-Mns, che in un’interrogazione punta il dito sui progetti di recupero del patrimonio architettonico estense reggiano: progetti che, per il consigliere regionale, desterebbero preoccupazioni e interrogativi in quanto completamente avulsi dal contesto storico dell’epoca.

“La città di Reggio Emilia- sottolinea Facci- si appresta ad utilizzare i 14,5 milioni di euro in progetti di riqualificazione e arredo urbano di stile contemporaneo, diretti a stravolgere completamente ed irrimediabilmente le originarie e primitive progettazioni, anziché utilizzare queste risorse per ristrutturare e promuovere il patrimonio architettonico estense. Le riqualificazioni urbane in atto attingono fondi dal progetto “Ducato Estense” (finanziato dal Fondo Sviluppo e Coesione – FSC 2014-2020, ndr), e vengono portate avanti in assoluta carenza di accurata relazione storica, che le possa collegare al contesto esistente”. I rendering dei futuri interventi avevano già sollevato diverse polemiche sulla stampa locale, tanto da divenire oggetto di alcuni esposti presentati a Soprintendenza e Mibac: il nuovo Piazzale Roversi abbandonerebbe forme curvilinee per abbracciare forme più spigolose e contemporanee, con piantumazioni davanti allo storico Palazzo Rangone, che potrebbero coprirne la facciata; il rifacimento dei giardini ducali di Rivalta, sembrerebbe discostarsi molto dalla progettazione originaria della Delizia Estense, realizzata grazie al mecenatismo del principe ereditario Francesco Maria d’Este.

Per questo Facci interroga la giunta chiedendo di “intervenire con la Soprintendenza, affinché sia espletata una ulteriore verifica dei lavori in corso, e affinché sia richiesto con la massima urgenza un tavolo di lavoro per la stesura di un’accurata relazione storica, che reindirizzi le pur necessarie riqualificazioni e ristrutturazioni, nel pieno rispetto del contesto storico esistente”. Chiede inoltre di intervenire con il Ministero per i beni e le attività culturali affinché siano bloccati momentaneamente i lavori, per poterli rivedere, e affinché sia rivalutato anche l’intervento ai Chiostri benedettini di San Pietro, “la cui ristrutturazione è stata finanziata con fondi del progetto regionale PorFesr Emilia-Romagna 2014-2020, in quanto gli stessi rischiano di perdere definitivamente la loro stessa natura, con incalcolabile danno al patrimonio storico nazionale, trattandosi di un gioiello di architettura rinascimentale”.

(Giulia Paltrinieri)

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