“La Regione Emilia-Romagna si costituisca parte civile, in sede di processo, al fine di tutelare l’immagine della sanità emiliano-romagnola e dei servizi sociali regionali”. L’Assemblea legislativa ha approvato, con voto unanime, la risoluzione presentata da Gabriele Delmonte della Lega nord sulla vicenda dei maltrattamenti nella struttura protetta di Correggio, comune in provincia di Reggio Emilia.
La Regione, ha evidenziato Delmonte, “deve prendere una posizione netta nei confronti di chi ha sbagliato, stiamo parlando di fatti disumani nei confronti di persone che non sono in grado di difendersi”.
L’atto d’indirizzo è stato emendato dal Partito democratico (Mori, Soncini e Zoffoli) col sollecito all’assessore regionale a riferire sui fatti di Correggio nelle commissioni competenti.
Roberta Mori (Pd) ha comunque rimarcato che “lo scorso 5 aprile il sottosegretario alla presidenza, Andrea Rossi, ha comunicato l’intenzione della Regione di costituirsi parte civile in sede processuale”. Il sottosegretario, ha poi aggiunto la consigliera, “ha dichiarato, in particolare, che ‘non possiamo accettare che il sistema di welfare dell’Emilia-Romagna e i valori che contraddistinguono la comunità regionale possano essere associati a episodi così ignobili’”. Dobbiamo capire, ha concluso Mori, “cosa possiamo fare di meglio e di più sul tema della vigilanza”.
“Argomento di massima gravità – ha sottolineato Yuri Torri (Si) – che necessita di massima attenzione da parte nostra, per il contesto in cui è avvenuto e per il rilievo dei fatti, da affrontare con fermezza”. Le parole che contraddistinguono questi fatti, ha concluso il consigliere, “sono indignazione e chiarezza per i familiari, oltre a trasparenza e giustizia”.
(Cristian Casali)