Governo locale e legalità

Regione. Assemblea approva assestamento e variazione a bilancio 2017-2019

A favore Pd, Si e Misto-Mdp, contrari Ln, M5s, Fi e Fdi-An

Approvata la manovra di assestamento e prima variazione al bilancio di previsione 2017-2019 della Regione. A favore dei due progetti di legge, quello recante le misure finanziarie e il collegato con le disposizioni per rendere più efficace l’azione amministrativa, hanno votato Pd, Si e Misto-Mdp, contrari Ln, M5s, Fi e Fdi-An.

Alla manovra sono stati presentati 28 emendamenti e 10 ordini del giorno.

Fra gli emendamenti più significativi, due in materia di espropri presentati da Tommaso Foti (Fdi-An), respinti, che, in tema di reiterazione dei vincoli espropriativi decaduti, ha contestato all’esecutivo regionale di non voler superare i profili di incostituzionalità ravvisati dal Consiglio di Stato nella legge regionale di riferimento. Sempre a firma Foti è stato invece approvato un emendamento che estende i contributi del fondo per le vittime del sisma del 2012 ai familiari delle persone decedute a seguito degli eventi calamitosi che hanno colpito il territorio regionale dal 2015, per i quali la Regione ha ottenuto il riconoscimento dello stato di calamità.

Altro emendamento significativo quello presentato da Alessandro Cardinali (Pd), approvato con un subemendamento del relatore Giuseppe Boschini (Pd), finalizzato a consentire ai comuni inseriti in grandi ambiti territoriali di ridefinire l’ambito di appartenenza.

Respinto, invece, un emendamento sottoscritto da Silvia Piccinini e Andrea Bertani (M5s) finalizzato a reintrodurre la parte della norma regionale sul sistema fieristico che determinava, relativamente allo statuto di BolognaFiere, la destinazione del 15% degli utili d’esercizio a iniziative di sviluppo, valorizzazione e promozione delle strutture e delle attività fieristiche.

Ugualmente respinto un emendamento del M5s, a firma Bertani, finalizzato a impegnare il presidente della Regione a indire un referendum consultivo per negoziare con lo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con relative risorse. L’emendamento ha suscitato un acceso dibattito sul tema dell’autonomia – sono intervenuti i consiglieri Stefano Bargi e Alan Fabbri (Ln), Igor Taruffi (Si), Silvia Prodi (Misto-Mdp), Calvano e Stefano Caliandro (Pd), Galeazzo Bignami (Fi), Tommaso Foti (Fdi-An), Andrea Bertani (M5s) – che ha visto intervenire anche il presidente Stefano Bonaccini.

La Regione, ha sottolineato Bonaccini, “chiederà maggiore autonomia al Governo, attraverso l’applicazione del comma 3 dell’articolo 116 della Costituzione, aprendo un percorso non ancora esplorato”. Condividiamo, ha aggiunto, “l’obiettivo della maggiore autonomia ma non vogliamo aggiungere regioni a statuto speciale rispetto a quelle che già ci sono”. Il presidente, infine, ha poi riferito all’Aula che già la prossima settimana ci sarà un primo incontro con il Governo.

Infine, è stato respinto un emendamento della Ln, a firma Massimiliano Pompignoli e Daniele Marchetti, finalizzato a eliminare il contributo straordinario alla Fondazione Giovanni XXIII. Sull’emendamento si è registrato il consenso di M5s, Si, Misto-Mdp, Fi e Fdi-An.

Per quanto riguarda gli ordini del giorno, uno dei più significativi, approvato, è quello sottoscritto da Igor Taruffi (Si), primo firmatario, Stefano Caliandro, Paolo Calvano, Giuseppe Boschini (Pd) e Silvia Prodi (Misto-Mdp) finalizzato a impegnare la Giunta a operare affinché la quota di capitale pubblico in BolognaFiere non scenda al di sotto delle quote che garantiscono l’efficace indirizzo e, nel caso in cui le quote dei soci pubblici dovessero scendere al di sotto della quota di controllo, a promuovere un ‘patto di sindacato’ fra i soci pubblici.

Altri ordini del giorno rilevanti, approvati, quello sottoscritto da Gabriele Delmonte, primo firmatario, Pompignoli e Marchetti (Ln), Gian Luigi Molinari, Giuseppe Boschini e Paolo Calvano (Pd), Silvia Prodi (Misto-Mdp), Igor Taruffi e Yuri Torri (Si), finalizzato a prevedere un’assegnazione prioritaria dei fondi per la riqualificazione della rete stradale regionale ai comuni in cui sono presenti attrazioni turistiche o poli produttivi di rilevante interesse economico. E quello della Ln, primo firmatario Fabio Rainieri (Ln), emendato dallo stesso proponente e dal relatore Boschini (Pd), finalizzato a predisporre proposte normative che consentano alla Regione di trasferire ad Agrea, qualora l’ente pagatore in ambito agricolo si trovi in carenza di disponibilità finanziaria, già nel corrente anno 2017, i fondi per pagare gli aiuti comunitari e in particolare le anticipazioni della Pac.

(Luca Govoni e Cristian Casali)

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