Parità, diritti e partecipazione

Regione. Audizione in commissione sul progetto di legge M5s per la trasparenza amministrativa

Provvedimento presentato da Silvia Piccinini che ha l’obbiettivo di “assicurare un controllo civico, favorire la legalità e avvicinare i cittadini alla politica”. Giunta: “Dal prossimo primo agosto verranno pubblicati tutti gli atti della dirigenza”

Audizione in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Andrea Bertani in sostituzione di Massimiliano Pompignoli, sul progetto di legge, presentato da Silvia Piccinini (M5s), “Informazione, pubblicizzazione e trasparenza delle attività della Regione”.

Il provvedimento ha l’obiettivo, come indicato dalla stessa Piccinini, di “garantire la massima trasparenza e circolazione delle informazioni, assicurando la completa e tempestiva pubblicità di documenti e dati relativi all’attività della Regione Emilia-Romagna, delle agenzie, degli enti strumentali, delle aziende regionali e delle società controllate”. Un progetto di legge, ha concluso, “per assicurare un controllo civico, favorire la legalità e avvicinare i cittadini alla politica”.

L’amministrazione, è poi intervenuto il responsabile per la Giunta della prevenzione della corruzione e della trasparenza, “è fortemente impegnata sul tema della trasparenza. Attraverso un atto congiunto Assemblea legislativa-Giunta abbiamo stabilito, dal prossimo primo agosto, la pubblicazione di tutti gli atti della dirigenza, come era avvenuto nello stesso periodo dell’anno scorso per le deliberazioni della Giunta”. Intendiamo, ha concluso, “garantire la massima applicazione degli istituti di trasparenza, abbiamo già applicato l’accesso in tutte le sue forme, compreso il Foia”.

È poi arrivato il parere sul progetto di legge del responsabile trasparenza della Regione Veneto: “La norma così concepita è difficile da applicare, esistono dei limiti alla trasparenza”. Inoltre, ha aggiunto, “la materia è di competenza esclusiva del legislatore nazionale”.

È pervenuta anche una nota da Monica Palmirani, del dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Bologna, nella quale si propongono modifiche al provvedimento, in particolare sui limiti di pubblicità di documenti e dati e sulle metodologie di raccolta delle richieste.

(Cristian Casali)

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