Una manovra da 500 milioni di euro che per i proponenti è la ricetta per la lotta al Coronavirus e il sostegno a famiglie e imprese duramente colpite dalla crisi.
L’Assemblea legislativa ha approvato l’assestamento di bilancio e il collegato normativo predisposti dalla Giunta e oggetto di un serrato confronto fra le forze politiche: disco verde dal centrosinistra, bocciatura dalle minoranza, per le quali il provvedimento è a dir poco tiepido e poco attento al sistema delle imprese.
Nel corso del dibattito sono stati approvati numerosi emendamenti rispetto al testo base, alcuni dei quali anche fra quelli proposti dalle opposizioni.
Scontro, invece, su un ordine del giorno del centrodestra che chiedeva di ridurre “il distanziometro”, ovvero le norme sulle sale giochi introdotte nella scorsa legislatura da un’apposita legge regionale: l’emendamento proposto è stato bocciato. “La nostra proposta era un modo per contrastare la ludopatia che è cresciuta durante il lockdown: meglio le sale giochi legali che quelle illegali e il gioco on line”, spiegano Michele Facci (Lega) e Marco Lisei (Fdi). Netta la replica di Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle): “Non si tratta di ludopatia, ma di azzardopatia: non si possono ridurre le distanze fissate dalla legge regionale contro la ludopatia”, spiega la pentastellata, che cita la clausola valutativa della Regione Piemonte: “In Piemonte governa il centrodestra e la Regione Piemonte dice chiaramente che non c’è stato, durante il lockdown, passaggio dalle sale gioco al gioco on line e le perdite di posti di lavoro nel settore ‘sale giochi’ sono in linea con quello di tutti gli altri settori nel periodo della pandemia da Coronavirus”. La relatrice di maggioranza Manuela Rontini (Pd) ha ripercorre le modalità con cui è stata approvata la legge regionale oggetto dell’emendamento del centrodestra. “A parte il collega Facci, che si astenne, tutti i consiglieri di minoranza votarono questa legge e, scorrendo le loro dichiarazioni, si vede come tutti fossero d’accordo sulle norme proposte”, taglia corto Rontini, che riporta parola per parola le dichiarazioni rilasciate all’epoca dai consiglieri di centrodestra e cita ricerche da cui emerge che “la grande parte dei giocatori d’azzardo hanno dichiarato di aver vissuto come momento di sollievo il lockdown e la conseguente impossibilità di recarsi nelle sale giochi e che solo una piccolissima minoranza è passata al gioco on line”.
Netta la presa di posizione di Facci: “Stiamo parlando di gioco lecito: con il nostro emendamento non chiediamo che sia cambiato obbligatoriamente il distanziometro, ma vogliamo che la Giunta trovi una soluzione ai tanti lavoratori del mondo delle sale giochi che rischiano di perdere o hanno già perso il posto di lavoro, visto che in campagna elettorale Bonaccini li ha illusi sul fatto che li avrebbe aiutati”. Gli fa eco Marco Lisei: “Non chiediamo di abolire una normativa, ma di aggiornarla, come stanno chiedendo le tante persone che questa mattina stanno protestando qui, di fronte alla sede della Regione: la lotta alla ludopatia deve essere seria e non accanirsi sui lavoratori delle sale giochi”.
Fra gli emendamenti approvati, invece, quello proposto dal consigliere Stefano Caliandro (Pd) per introdurre il registro regionale dell’epilessia (“E’ un impegno morale e pratico che prendiamo con queste persone”, spiega il Democratico) e quelli proposti dalla relatrice di maggioranza Manuela Rontini, finalizzati a potenziare l’attività del settore socio-sanitario a sostegno delle categorie più fragili. Respinti, invece, due emendamenti di Valentina Castaldini (Fi) che chiedevano l’uno un sostegno economico alle scuole paritarie in materia di disabilità, l’altro l’introduzione di una nuova figura professionale per accompagnare le famiglie con disabilità nel percorso lavorativo e nell’accesso ai servizi.
Dal canto Stefano Bargi (Lega) ha ricordato come molti dei problemi odierni dell’Italia siano colpa delle scelte imposte dall’Unione europea alcuni anni fa.
Netta la posizione di Marcella Zappaterra (Pd): “Questo assestamento e il relativo collegato sono ottime misure economiche per sostenere cittadini, famiglie e imprese senza aumentare la pressione fiscale”, mentre Marco Lisei (Fdi) ha bocciato la manovra perché insufficiente, definendola “un bilancio tremebondo, fragile”. Voto favorevole alla manovra da Silvia Zamboni (Europa Verde) che ha sottolineato le voci che stanno più a cuore al movimento ecologista: sanità, strade scolastiche, transizione ecologica, mobilità sostenibile.
L’aula ha anche discusso e approvato alcuni ordini del giorno: approvati quelli a prima firma dei consiglieri Piccinini, M5s, (sostegno delle guide turistiche), Rainieri, Lega, (mappatura telematica delle piste ciclabile), Bargi, Lega, (ristori ai rappresentanti di commercio e ristorazione), Rossi, Pd, e Stragliati, Lega, (parchi giochi inclusivi), Pelloni, Lega, con emendamento del Pd (finanziamenti ai Comuni montani per emergenze) nonché Rainieri (rifinanziamento legge regionale su termalismo per interventi mirati sulle miniere termali), e Rontini (autismo).
Respinti, invece quelli a prima firma dei consiglieri, Lisei, Fdi, (temi socio sanitari), Barcaiuolo, Fdi, (dotazioni ai vigili del fuoco) e Pompignoli, Lega, (celebrazioni anno giubilare domenicano). E proprio il voto di alcuni ordini del giorno presentanti dalla Lega e sostenuti dalla maggioranza ha provocato la reazione di Michele Barcaiuolo (Fdi): “Il Pd si arrampica sugli specchi per bocciare i nostri ordini del giorno fino a dire no alla richieste di dare autoscale ai vigili del fuoco, ma accetta quelli della Lega che pure in Regione è come noi all’opposizione. Mi sembra chiaro che il Pd vota gli emendamenti della Lega perché sono insieme al governo a Roma e bocciano i nostri emendamenti per motivi puramente politici”.
(Luca Molinari)