Governo locale e legalità

Regione, autonomia. Affondo del M5s: “teatrino”. Il Pd la difende: saremo più performanti

Sassi (M5s): “Richiesta è mera elencazione titoli”. Sabattini e Calvano (Pd) difendono la via emiliano-romagnola all’autonomia

Affondo del M5s contro la Giunta e i suoi indirizzi in tema di autonomia aggiuntiva. Il pentastellato Gian Luca Sassi ha parlato di “teatrino stucchevole”, liquidando la richiesta come “mera elencazione di titoli priva di concretezza”. I dem Luca Sabattini e Paolo Calvano, al contrario, hanno difeso l’iter istituzionale intrapreso dalla Regione Emilia-Romagna, evidenziando come un’autonomia aggiuntiva “sia funzionale a rendere ancora più performativo il sistema socio-economico regionale”.

Gian Luca Sassi (M5s) ha ribadito come sull’autonomia in salsa emiliano-romagnola sia andato in scena un teatrino stucchevole, liquidando la richiesta come mera elencazione di titoli priva di concretezza, peraltro nemmeno condivisa con le opposizioni e con la totalità della società regionale. Prima di chiedere nuove competenze – ha concluso – bisogna essere in grado di gestire in modo efficace quelle che si hanno.

Luca Sabattini (Pd) ha sottolineato come il documento che contiene gli indirizzi della Giunta sia finalizzato ad avviare un confronto col Governo nell’interesse dei cittadini e delle imprese affinché la Regione sia più performante. Al di là degli approcci differenti al tema dell’autonomia tra Pd e Ln così come tra Emilia-Romagna da un lato e Lombardia e Veneto dall’altro, – ha concluso il Dem – in sede di confronto col Governo la piattaforma negoziale e la procedura tecnica saranno le medesime, dato il quadro normativo univoco di riferimento.

Paolo Calvano (Pd) ha messo in evidenza come la risoluzione sia frutto della pluralità di istanze, suggerimenti e contributi emersi nel corso del dibattito istituzionale nelle commissioni. Dunque le forze politiche di opposizione che accusano di scarso coinvolgimento, dicono falsità. La richiesta di autonomia aggiuntiva da parte della Regione – ha osservato – prende le mosse dalla riforma costituzionale bocciata nel 2016, che prevedeva per le Regioni virtuose la possibilità di spazi aggiuntivi di autonomia. La richiesta di autonomia va anche incontro al mutato scenario economico e sociale dell’Emilia-Romagna, oggi favorevole, in quanto più coeso e competitivo, a recepire innovazioni istituzionali che ne aumentino le performance e l’attrattività. Sul tema delle risorse finanziarie, infine, ha ricordato come l’impegno assunto dal presidente Bonaccini di tenere costantemente informati i consiglieri sull’andamento del negoziato col Governo, rassicuri sulla corretta definizione delle stesse in base alle funzioni che concretamente saranno assegnate.

(Luca Govoni)

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