Anche il Movimento 5 stelle entra nella dialettica di contrattazione tra la Regione e il Governo che potrebbe portare a una maggiore autonomia dell’Emilia-Romagna. Con una risoluzione a prima firma Raffaella Sensoli, ma siglata dall’intero gruppo (Andrea Bertani, Giulia Gibertoni, Gianluca Sassi e Silvia Piccinini), i pentastellati chiedono infatti di inserire fra le materie oggetto della negoziazione anche le 22 competenze individuate dal gruppo che riguardano: tributi, concessioni, infrastrutture, rifiuti, sanità, scuola e salari. E su queste invitano “a operare per l’acquisizione di tutte le risorse necessarie al finanziamento integrale delle funzioni”.
Nella lista delle 22 “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia” i Cinque stelle hanno incluso la gestione “delle procedure di assegnazione delle concessioni di ricerca ed estrazione di idrocarburi e la riscossione dei relativi canoni; la potestà concessoria in merito alle autostrade e alle ferrovie del territorio; l’approvazione dei progetti relativi a porti e aeroporti; l’attribuzione della governance degli aeroporti; la gestione amministrativa nei procedimenti di bonifica; la competenza a disciplinare le modalità di gestione dei rifiuti urbani e speciali, compresa la possibilità di ridurre la capacità impiantistica al reale fabbisogno regionale; la facoltà di poter eliminare i superticket ed eventualmente anche i ticket in ambito sanitario; l’organizzazione della rete scolastica regionale”.
E per evitare in futuro possibili contenziosi tra Stato e Regione, il M5s chiede l’impegno della Giunta a “operare per far sì che il Governo precisi il complessivo assetto delle potestà normative inserendo clausole di garanzia a favore dell’autonomia ottenuta rispetto alle successive leggi statali, anche di stabilità, affinché siano salvaguardati livelli adeguati di risorse correlate alle competenze acquisite”.
(Andrea Perini)