Governo locale e legalità

Autonomia regionale, più materie e nuovi indirizzi: clima unitario tra esecutivo e forze politiche

Bonaccini spera nel voto in Parlamento entro l’anno. Interventi di Fabbri (Ln), Galli (Fi), Gibertoni e Piccinini (M5s), Caliandro (Pd), Taruffi (Si) e Facci (Misto-Mns). Maggioranza: obiettivo storico a portata; dal centrodestra accento su sostenibilità conti. M5s: No a nuovo centralisnmo regionale, coinvolgere Assemblea

Alla vigilia del secondo incontro con il ministro degli Affari regionali e delle Autonomie, Erika Stefani, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha fatto il punto in Aula assembleare sul percorso per l’autonomia regionale rafforzata. “Nel riavviare la trattativa con il nuovo governo- ha spiegato il presidente- la Giunta ha ampliato la formulazione relativa ad alcune richieste, confermando l’impianto complessivo della proposta iniziale tesa a rafforzare l’autonomia della Regione su una serie di materie di competenza concorrente con lo Stato”. I nuovi indirizzi riguardano sia “l’aggiunta di nuove materie (agricoltura, protezione della fauna selvatica ed esercizio dell’attività venatoria, acquacoltura, cultura, spettacolo, sport), facendo salire a 15 il numero complessivo”, sia “integrazioni e modifiche alle materie oggetto del negoziato avviato con il governo precedente” ha evidenziato Bonaccini, annunciando l’avvio di un nuovo confronto con i gruppi regionali nelle commissioni assembleari. L’auspicio del presidente della Regione è che “si possa arrivare al voto in Parlamento entro la fine dell’anno”.

Alan Fabbri (Ln) ha accolto positivamente l’annuncio del presidente circa un ulteriore passaggio nelle commissioni assembleari per l’esame dei nuovi indirizzi decisi dalla Giunta, chiedendo, però, di estendere la richiesta di autonomia rafforzata a tutte 23 le materie, come fatto dalla Regione Veneto. Infine, ha annunciato che la Lega, nel confronto in seno alle commissioni, porrà di nuovo il tema della quantificazione delle risorse necessarie a finanziarie la gestione delle nuove materie da parte della Regione.

Andrea Galli (Fi) ha invitato il presidente e la Giunta a porre la massima attenzione sia ai tempi nei quali si concluderà il negoziato sia alle modalità con le quali la Regione acquisirà l’autonomia rafforzata, in aderenza alle reali capacità di gestire le nuove materie. Infine, ha ribadito l’impegno di Forza Italia affinché ci sia la massima rispondenza tra nuove competenze e necessarie dotazioni finanziarie.

Per Giulia Gibertoni (M5s) il nuovo protagonismo della Regione, grazie all’autonomia rafforzata, non deve però trasformarsi in riemergente centralismo regionale. Per questo, ha invitato la Giunta ad ampliare quanto più possibile gli spazi di coinvolgimento e partecipazione della società civile e delle parti sociali, in particolare per quanto riguarda materie come la tutela del territorio e la tutela della salute. Le ha fatto eco Silvia Piccinini (M5s), che ha evidenziato come l’inserimento nel negoziato col governo di nuove materie costituisca un cambio di rotta dell’esecutivo regionale che va nella direzione di quanto proposto da tempo dal Movimento 5 stelle. Infine, ha rinnovato la richiesta di far partecipare al negoziato anche una rappresentanza dell’Assemblea legislativa.

Stefano Caliandro (Pd) ha evidenziato come la riapertura del negoziato sull’autonomia tra la Regione e il nuovo governo avvenga all’insegna di un rinnovato spirito costituente. Nel ribadire l’impegno del Partito Democratico affinché il percorso istituzionale in Regione sia all’insegna della massima condivisione, in quanto la riforma istituzionale che si sta delineando ha portata storica, ha ricordato come l’obiettivo dell’autonomia rafforzata sia di garantire più diritti e più equità ai cittadini nonché restituire loro più potestà.

Igor Taruffi (Si) ha sottolineato come il percorso istituzionale avviato sia stato di assoluta sostanza e concretezza, qualità che ne rendono ineludibile il compimento entro la legislatura. Nel merito dei nuovi indirizzi proposti dall’esecutivo regionale, ha annunciato la massima attenzione di Sinistra Italiana affinché, in materia di tutela del territorio, non sia apportata alcuna modifica alla nuova legge regionale sull’urbanistica. Infine, ha espresso apprezzamento per il metodo della condivisione istituzionale, dato che in gioco c’è il futuro degli assetti della Regione.

Michele Facci (Misto-Mns), nel mettere in evidenza come una maggiore autonomia regionale favorisca i cittadini e rafforzi in chiave federalista l’unità nazionale, uno dei principi guidi del Movimento nazionale per la sovranità, ha rivolto un appello alla Giunta affinché il percorso istituzionale sia autenticamente condiviso e partecipato, dato che la Regione è patrimonio di tutti.

(Luca Govoni)

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