Governo locale e legalità

REGIONE. BILANCIO 2016, I CAPIGRUPPO: “UN’IMPORTANTE SPINTA A UN’EMILIA-ROMAGNA CHE STA RIPARTENDO” – “ANCORA UNA VOLTA UN BILANCIO POCO CORAGGIOSO”

Pareri diametralmente opposti tra maggioranza e opposizione: se per il Pd la manovra “coniuga attenzione alle persone in difficoltà e sostegno allo sviluppo” e per Sel si tratta di un “bilancio positivo”, la Ln rimane “fortemente critica nei confronti della Giunta e di un bilancio, di fatto, vincolato”, mentre per il M5s “dietro la cortina fumogena delle parole del Pd c’è ben altra sostanza”. Per Fi il bilancio “non imprime la svolta annunciata da Bonaccini, rimasta lettera morta”, mentre a parere di Fdi-An “sotto il vestito della Giunta non c’è niente, nel bilancio ancora meno”; infine, AltraER: “Un bilancio insoddisfacente perché non menziona alcuna proposta per creare nuova occupazione”

“I dati presentati da Unioncamere dicono che nel 2015 siamo la regione italiana che cresce di più dopo la Lombardia. Con questo bilancio 2016 diamo quindi un’importante spinta a un’Emilia-Romagna che sta ripartendo”. Questo il commento di Stefano Caliandro, capogruppo Pd, a margine della discussione in Aula sulla manovra di bilancio 2016 della Regione. “Ci concentriamo- prosegue- su tre fronti: una forte attenzione alle persone in difficoltà con l’istituzione del reddito di solidarietà e investimenti nella sanità, sostegno al lavoro e alla crescita, rilancio delle infrastrutture e della cura del territorio. Il tutto senza aumentare le tasse e riducendo i costi di funzionamento dell’ente.”

“Un bilancio positivo- afferma Igor Taruffi, capogruppo Sel– in particolare per lo stanziamento a favore delle misure per il reddito, per l’incremento dei fondi alla cultura e, in particolare, per il raddoppio delle risorse destinate alla montagna con la legge di settore. Si tratta di provvedimenti su cui Sel ha puntato e lavorato durante l’anno trascorso- sottolinea- come è provato dall’ordine del giorno che impegnava la Giunta a stanziare risorse per il reddito di cui sono stato primo firmatario, approvato in sede di discussione del passato bilancio che trova concretezza in quello odierno”.    

“La Lega nord– afferma il capogruppo Alan Fabbri– rimane fortemente critica nei confronti della Giunta e della manovra: abbiamo infatti tentato di discutere nel merito e di migliorare i singoli capitoli di spesa, presentando emendamenti che puntano al sostegno di chi si trova in difficoltà, in particolare di chi è stato colpito da calamità o dalla crisi del sistema bancario, e delle imprese, con attenzione anche al tema della sicurezza. La decisione della Giunta Bonaccini di andare per la propria strada- conclude- ci fa propendere per un voto negativo a un bilancio di fatto vincolato che non incide positivamente sulla vita degli emiliano-romagnoli”.

“Stiamo ascoltando molte parole dal Pd a proposito del bilancio 2016, ma dietro questa cortina fumogena c’è ben altra sostanza”, evidenzia Giulia Gibertoni, capogruppo M5s, che punta il dito sul “ridisegno della struttura ospedaliera con il taglio dei posti letto e la chiusura di interi reparti, la sostituzione di pezzi di sanità regionale con i privati”. “Ci fa piacere- aggiunge- che abbiano accolto la nostra proposta del dimezzamento delle Direzioni generali, ma ci aspettiamo che facciano propria anche la nostra proposta di reddito di cittadinanza, che si accompagna ad altre nostre richieste come quelle degli incentivi per le aziende a produrre meno rifiuti e del raddoppio del fondo per il microcredito”.

“Ancora una volta ci troviamo di fronte a un bilancio poco coraggioso, che non imprime quella svolta annunciata da Bonaccini, rimasta lettera morta” e che, “soprattutto, non tutela lavoro e impresa”. Così Galeazzo Bignami, capogruppo Fi, che ribadisce: “Mettiamo in campo una manovra da 20 milioni di euro per azzerare l’Irap alle cooperative sociali che già godono di privilegi e che hanno fatturati di milioni di euro l’anno anche grazie al business dei finti profughi, mentre le nostre aziende muoiono sotto il peso della pressione fiscale”. Bignami critica una Regione che continua a “contraddirsi sui temi dell’ambiente, della salvaguardia della montagna e della costa per i quali mette a disposizione solo le briciole”.

“Sotto il vestito della Giunta Bonaccini c’è niente, nel bilancio ancora meno”. Lo sostiene Tommaso Foti, capogruppo Fdi-An, sottolineando che “l’Emilia-Romagna è una delle Regioni che più tassa i propri cittadini, anzi li tartassa, ma la sinistra fa di tale scelta un vanto, anziché vergognarsene”. “Di infrastrutture, in un anno- evidenzia- non ne è partita una: non per l’ostruzionismo dell’opposizione, ma del Partito democratico che non le vuole. Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, in Regione è notte fonda”.

“Un bilancio insoddisfacente- sostiene Piergiovanni Alleva, capogruppo AltraER– perché non menziona alcuna proposta per creare nuova occupazione, se non in termini generali ipotizzando aleatorie iniziative per il settore edile, percorsi di formazione e di valorizzazione di filiere e poco altro”. “Il lavoro, al contrario, dovrebbe essere la priorità di questa amministrazione vista la miseria che aggredisce strati sempre più ampi di società. Tra lotta alla povertà e programma per l’investimento occupazionale- conclude- esiste infatti un rapporto politico evidente, trattandosi di un sistema di vasi comunicanti: più occupazione si riesce a difendere e a incrementare, meno si dovrà spendere per tamponare la povertà”.

(ac)

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