Imprese lavoro e turismo

Bilancio 2026: investimenti e fondi per agricoltura, lavoro e commercio

Manovra complessiva da 14,3 miliardi di euro, (di cui 10,5 per la sanità)

Confermate le risorse per imprese, turismo, agricoltura. Forte incremento degli investimenti. Aumentate le risorse per il lavoro, lo sport e il potenziamento dei servizi educativi, l’inclusione scolastica e la conciliazione vita-lavoro attraverso l’impiego dei fondi di coesione.

La commissione Politiche economiche presieduta da Luca Giovanni Quintavalla e quella Scuola e Giovani presieduta da Maria Costi hanno dato parere favorevole al Bilancio 2026 della Regione Emilia-Romagna, da una manovra complessiva da 14,3 miliardi di euro, (di cui 10,5 per la sanità) che tra le altre cose prevede una riduzione della pressione fiscale regionale per i redditi tra i 28mila e i 50mila euro pari allo 0,15%.

Per quanto riguarda i temi di competenza della commissione Politiche economiche, la manovra 2026 prevede 40 milioni di euro nel triennio 2026-2028 per attrarre in Emilia-Romagna, sia investimenti ad alto valore aggiunto (30,9 milioni) che capitale umano con competenze elevate (8,5 milioni), 141 milioni di euro nel triennio, tra risorse regionali e risorse del Fsc, il cofinanziamento dei programmi. Un milione di euro, inoltre, sono destinati a sostenere i costi delle imprese per l’attivazione dei basket bond, strumento di garanzia avviato nel 2025 che con uno stanziamento di risorse Fesr pari a 25 milioni di euro supporto per la crescita sostenibile delle Pmi, facilitandone l’accesso al mercato dei capitali, con un potenziale di 100 milioni di euro regionali dei fondi europei 2021-2027, l’incremento del Fondo per la montagna, con 24 milioni di euro nel triennio, 22,5 milioni di euro per il finanziamento degli hub urbani per lo sviluppo dell’economia urbana e la qualificazione e innovazione della rete commerciale e dei servizi (a cui se ne aggiungono ulteriori 20 di risorse per spese correnti). Al capitolo investimenti si segnalano oltre 500 milioni di euro ai quali se ne aggiungono altri 156 milioni disponibili grazie all’accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni che consente alle Regioni di utilizzare parte delle risorse tagliate nell’anno precedente per nuovi investimenti. Confermato anche l’impegno a sostegno delle Pro Loco, delle manifestazioni di rievocazione storica. Venendo, invece, alle voci del Bilancio della commissione Scuola si vede come la manovra della giunta voglia proseguire con il piano di abbattimento delle liste d’attesa dei servizi educativi per l’infanzia 0-3 anni attraverso un impiego ulteriore delle risorse Fse+ 2021-2027, lo stanziamento di 39 milioni di euro per l’inserimento lavorativo e il sostegno alle persone diversamente abili, la conferma delle risorse per le politiche per il lavoro, investimenti sullo sport: dalla riqualificazione degli impianti sportivi a fondi pari a 6,4 milioni di euro per favorire l’attività sportiva e altri 1,4 milioni di euro per sostenere lo sport in famiglia, con particolare riguardo a quelle numerose. Previsto, inoltre, oltre un milione di euro per le politiche a sostegno della legalità e il contrasto alle mafie.

Il Bilancio 2026 si inserisce in un contesto economico nazionale rappresentato dalla Nota di aggiornamento al Defr, il Documento economico e finanziario regionale che descrive l’Emilia-Romagna come un territorio che si conferma fra i più ricchi d’Italia, con un reddito pro-capite secondo solo alla Regione Lombardia (che però ha più del doppio degli abitanti dell’Emilia-Romagna) e alla Provincia autonoma di Bolzano, anche se sulle tasche dei cittadini pesa un’inflazione che cresce più dei redditi. Il tasso di occupazione regionale è più alto rispetto alla media nazionale soprattutto grazie alla nuova occupazione femminile, anche se preoccupa l’aumento delle ore di cassa integrazione nell’industria – in calo invece in agricoltura e nel settore delle costruzioni -, una leggera contrazione del numero delle imprese e il calo delle esportazioni verso gli Stati Uniti, destinazione dell’export su cui pesano sicuramente i nuovi dazi decisi dall’amministrazione Trump. In crescita, invece, i settori del turismo (con picchi del +17% di presenze nel mese di maggio rispetto allo stesso periodo del 2023) e l’attività del porto di Ravenna, che ha fatto segnare un aumento del 6% delle tonnellate gestite dallo scalo ravennate rispetto al 2023. Anche il Pil regionale si conferma sensibilmente più alto della media nazionale.

Nel corso dei loro interventi i relatori sul Defr (Daniele Valbonesi (Pd) per la maggioranza e Alberto Ferrero (FdI) per la minoranza) e sul Bilancio (Fabrizio Castellari (Pd) per la maggioranza e Luca Pestelli (FdI) per la minoranza) hanno ribadito le posizioni già espresse in commissione Bilancio al momento della presentazione della manovra 2026.

Per Valbonesi la proposta della giunta si inserisce in un quadro nazionale severo a causa delle politiche del governo e la Regione Emilia-Romagna opera bene perché punta sugli investimenti, mentre Ferrero ha sottolineato gli impatti importanti delle politiche governative sul Paese e chiesto uno scatto di qualità alla Regione a partire dal turismo, coinvolgendo maggiormente i tour operator, e le politiche energetiche. Per Ferrero occorre investire sulla “Blu economy”, ovvero l’economia del mare e sulla Romagna. Venendo al Bilancio Castellari ha elogiato viale Aldo Moro perché opera in controtendenza rispetto all’esecutivo nazionale puntando sul binomio coesione sociale-sviluppo economico. Diametralmente opposta la posizione di Pestelli per il quale la manovra della giunta non risolve i problemi strutturali dell’Emilia-Romagna a partire dalla ricostruzione post-alluvione e la tenuta dei conti della sanità, mentre bisogna rilanciare il principio di sussidiarietà e il sostegno a imprese e lavoro. Per Pestelli l’annunciato aumento delle risorse per la cura del territorio è, per l’appunto, solo un annuncio visto che le risorse previste sono in realtà poche e si può parlare di aumento solo perché si parte da una serie storica di investimenti davvero risibili.

A sostegno della bontà della manovra regionale è intervenuto l’assessore al Bilancio Davide Baruffi per il quale mentre la Regione punta s trovare risorse per welfare, sanità e sviluppo, il governo vuole trovare soldi solo per la spesa della Difesa. L’assessora alla Legalità Elena Mazzoni ha confermato l’impegno, anche economico, a sostenere iniziative per sostenere un’economia all’insegna della legalità e finanziaria attività contro le mafie, mentre Isabella Conti ha ribadito l’impegno a sostegno degli studenti con disabilità e le loro famiglie, mentre l’assessora al Turismo Roberta Frisoni ha sottolineato l’impegno a sostegno del turismo, dell’associazione e allo sport, vedendo in quest’ultimo anche uno strumento di inclusione sociale. Giovanni Paglia, assessore al Lavoro, ha ricordato come la Regione investe sul lavoro e il sostegno alle imprese.

Elena Ugolini (Rete civica) è intervenuta sul tema della bassa natalità in regione: “Serve affrontare il tema della bassa natalità, la crescita demografica è la priorità delle priorità, non possiamo pensare a un’Emilia-Romagna senza bambini, servono risorse aggiuntive”. La consigliera ha evidenziato l’impegno del governo Meloni rivolto alle Regioni: “C’è un forte impegno, ma non va dimenticata l’entità del debito italiano, anche per i passivi collegati al bonus 110, positiva la riduzione dello spread e quindi degli interessi”.

(Luca Molinari e Cristian Casali)

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