Infrastrutture e trasporti

Bilancio: con assestamento 3 milioni in più per il trasporto pubblico locale

La commissione Ambiente e territorio ha discusso il pacchetto assestamento

Tre milioni per il trasporto pubblico locale, un milione di finanziamenti agevolati per il microcredito, mezzo milione a favore di un fondo rotativo per la qualificazione energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili.

Disco verde da parte della commissione Ambiente e Territorio presieduta da Stefano Caliandro al pacchetto assestamento (Rendiconto 2021, Defr, assestamento e collegato), la “manovra di mezza estate” effettuata dalla giunta. In particolare, la commissione ha esaminato le voci di propria competenza come, appunto, i tre milioni aggiuntivi a favore del trasporto pubblico locale.

“Trasporti e infrastrutture sono per noi fondamentali: per questo, nonostante la situazione caratterizzata da pandemia, guerra e carovita, vogliamo proseguire a investire in questi settori, come dimostra l’assestamento”, spiega il relatore di maggioranza, Luca Sabattini (Pd), che ricorda come ci siano risorse per trasporti, contrasto al dissesto idrogeologico, fondi straordinari per l’agricoltura e la qualità dell’aria nonché interventi a favore degli allevamenti. Importante, inoltre, le norme relative al Pnrr. Il relatore di minoranza Stefano Bargi (Lega) ha ricordato come “è un assestamento minimale rispetto al passato, c’è un serio problema per la spesa sanitaria, siamo preoccupati per l’aspetto legato al riparto statale dei fondi. Bisogna capire i motivi del calo delle risorse per il trasporto ferroviario, sono forse stati sostituiti con fondi del Pnrr?”.

La commissione ha approvato anche il Rendiconto 2021, documento che certifica la qualità dei bilanci regionali. “Come abbiamo già detto nelle altre commissioni, questo documento arriva in un momento caratterizzato da pandemia, guerra, caro petrolio e siccità: penso che mai si sarebbe pensato di trovare queste parole nello stesso documento, eppure, nonostante questo, il consuntivo è solido e i conti della Regione sono in equilibrio anche grazie alla riduzione dell’indebitamento e delle spese di funzionamento”, spiega Marco Fabbri (Pd) relatore di maggioranza, che ribadisce l’importanza che il governo risolva i problemi posti dalle necessità di coprire le spese sostenute dalle Regioni per la pandemia da Coronavirus nel 2021 e sottolinea l’importanza degli investimenti su ambiente e mobilità fatte dalla Regione nel 2021 e confermati dal Rendiconto. Di parere diverso la relatrice di minoranza Maura Catellani (Lega): “Il Rendiconto è un documento sottovalutato e va letto di concerto con quanto dirà il Giudizio di Parifica che sarà discusso domani dalla Corte dei Conti. Ho chiesto di avere tutta la corrispondenza tra la Regione e la Corte dei Conti. Da questa corrispondenza emerge che la Corte dei Conti ha chiesto spiegazioni su sanità, consulenze e gestione delle partecipate. La Corte dei Conti segnala anche un gran numero di variazioni di bilancio e la mancanza del dettaglio delle perdite non ripianate delle partecipate. Quindi non si può parlare di Rendiconto positivo fino al Giudizio di parifica della Corte dei Corti”.

Disco verde anche al Defr: “Questa Regione non lascia indietro nessuno, nemmeno in una situazione difficile come quella attuale. L’Emilia-Romagna cresce più della media nazionale. Purtroppo, a fronte di un 2021 che ci aveva fatto sperare in una ripresa economica, il 2022 è segnato dagli effetti della guerra, dal prosieguo della pandemia nonché dal caro carburante e delle materie prime”, spiega la relatrice di maggioranza Marilena Pillati (Pd), che ha sottolineato l’impegno della Regione sui temi della casa, dell’affitto e delle misure legate al trasporto pubblico, che è stato riqualificato e potenziato, in particolare quello su ferro, specie agendo sull’intermodalità. Dal canto suo la relatrice di minoranza Maura Catellani (Lega) ha ribadito come “in questo Defr non c’è nulla di nuovo: nulla di nuovo su trasporti, montagna, internazionalizzazione”. Duro anche Emiliano Occhi (Lega) che ha incentrato il suo intervento sull’emergenza idrica: “Ci sono tante promesse però nessuno dice quando iniziano i lavori per gli invasi e le infrastrutture necessarie: vogliamo sapere quando partono i lavori dei progetti già in essere”.

(Luca Molinari)

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