Il caso del finto cieco dipendente presso gli uffici della Regione Emilia-Romagna a Piacenza è al centro di una interrogazione presentata alla Giunta da Matteo Rancan (Ln).
È stata diffusa sulle principali agenzie di stampa, specifica il consigliere, “la notizia di un finto cieco, scoperto dalla Guardia di Finanza, dipendente presso gli uffici della Regione Emilia-Romagna nella città di Piacenza, il quale, si legge, sarebbe riuscito a farsi riconoscere la condizione di cieco parziale prima e totale dopo, ottenendo dall’Inps l’erogazione di una indennità speciale dal 2001 al 2012 e un assegno di accompagnamento dal 2012 per oltre 72 mila euro”. Sarebbe poi riuscito, prosegue, “ad accedere a un corso per centralinisti non vedenti, conseguendo la qualifica professionale e ottenendo l’iscrizione all’albo dei centralinisti telefonici non vedenti”. Nel 2004 “veniva poi assunto- conclude il leghista- come centralinista non vedente negli uffici di Piacenza della Regione, percependo in totale circa 235 mila euro”.
“Inps e Regione- sottolinea l’esponente Ln- avrebbero dovuto accertarne l’effettiva patologia, mentre l’evidenza dei fatti dimostra una grave inadempienza dei responsabili atti a valutare e successivamente controllare la persona in questione”.
Rancan chiede quindi alla Giunta “se sia intenzionata a procedere legalmente contro il dipendente e se intenda licenziarlo”. Vuole anche sapere “quali azioni intraprenderà per richiamare e sanzionare i responsabili che avrebbero dovuto valutare l’effettiva patologia della persona in questione”. Oltre “ai dirigenti dell’ufficio regionale con sede a Piacenza, i quali avrebbero dovuto vigilare sull’operato e l’effettiva disabilità del dipendente”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cr)