Governo locale e legalità

Regione Emilia-Romagna: discussa l’abrogazione e la modifica di leggi regionali

In commissione Bilancio atteso il voto sulla delibera della giunta sul provvedimento legato a semplificazione e attuazione delle leggi, che è inserito nel programma europeo di controllo delle normative

È stato discusso il progetto di legge “Abrogazioni e modifiche di leggi e disposizioni regionali in collegamento con la Sessione europea 2023. Altri interventi di adeguamento normativo”, in commissione Bilancio, presieduta da Massimiliano Pompignoli.

La delibera della giunta era stata illustrata dall’assessore al Bilancio, Paolo Calvano, poi era transitata nelle varie commissioni che hanno espresso parere favorevole. Il relatore di maggioranza è Marco Fabbri (Partito democratico), mentre quello di minoranza è Maura Catellani (Lega).

Il progetto di legge (33 articoli) abroga o modifica – nel nome della semplificazione e dell’efficacia delle norme – le leggi regionali, o articoli di esse, in diversi settori: trasporti, sanità, partecipazione, terzo settore, paesaggio, cultura. Un lavoro di “pulizia” e semplificazione dell’ordinamento. La semplificazione normativa ha portato in dieci anni all’abrogazione di 342 leggi regionali, 10 regolamenti regionali, 148 disposizioni normative. La sburocratizzazione avviene attraverso la Sessione europea con il Refit, il programma periodico di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione della Commissione, il quale intende fare in modo che le leggi dell’UE producano gli obiettivi che si prefiggono a un costo minimo, a vantaggio dei cittadini e delle imprese.

Nell’ultimo passaggio prima del voto della commissione Bilancio, diversi rilievi sono stati avanzati da Catellani a cui ha replicato Fabbri. Al termine, è intervenuto l’assessore Paolo Calvano, il quale ha spiegato che la giunta presenterà due emendamenti. L’assessore ha detto che le strutture – nazionali e regionali – “sanno che c’è sempre stata una collaborazione leale. Il governo prima di impugnare una legge cerca di capirne la ratio ed evitare il contrasto e questo grazie anche al gran lavoro degli uffici legislativi della Regione. Il Refit è un testo finalizzato a semplificare la normativa regionale e abroga norme ridondanti o inattuabili. Ma il Refit, per la Regione è anche uno strumento in cui inserire adeguamenti senza fare ulteriori progetti di legge”.

Maura Catellani, analizzando i 33 articoli, ha sollevato dubbi chiedendo – per capire che cosa viene contestato – anche di poter avere prima le “interlocuzioni con il governo perché altrimenti i consiglieri sono depotenziati. Ad esempio, ci sono sovvenzioni che rischiano di andare a chi non ne ha diritto”. Fabbri ha replicato ad alcune critiche, difendendo sempre l’importanza della semplificazione, mentre per altri aspetti si è riservato di approfondire gli argomenti.

(Gianfranco Salvatori)

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