Governo locale e legalità

L’Assemblea legislativa approva il bilancio consolidato 2024 della Regione

Il documento, che riassume il quadro finanziario di Giunta, Assemblea legislativa e società partecipate, è stato illustrato dall’assessore al Bilancio Davide Baruffi. Confronto tra le forze politiche: il centrosinistra parla di conferma del buon governo regionale, il centrodestra punta il dito sul sistema delle società partecipate

Per il centrosinistra si tratta della conferma del buon governo dell’Emilia-Romagna, mentre il centrodestra chiede più trasparenza sulle società partecipate, sottolineando come alcune abbiano problemi di pareggio di bilancio.

Disco verde dell’Assemblea legislativa al Bilancio consolidato 2024, il documento che riassume il quadro finanziario della Regione Emilia-Romagna (Giunta, Assemblea legislativa, società partecipate) che è stato illustrato dall’assessore al Bilancio Davide Baruffi per il quale “il quadro è in linea con quello degli anni passati e il primo elemento da evidenziare è la forte stabilità del sistema Emilia-Romagna. Il documento ha ricevuto il parere positivo del Collegio revisori. In un tempo caratterizzato da instabilità, che influenza anche la finanza pubblica, poter contare su un elemento di solidità come quello che ho presentato è una garanzia di tenuta del sistema regionale che ci permetterà di dar corso, anche l’anno prossimo, alle politiche che rientrano negli obiettivi di mandato”.

Scorrendo i numeri si vede che il consolidato 2024 presenta un risultato economico di 230.528.507,36 di euro, di cui un risultato di gruppo di 228.992.344,30 e un risultato di pertinenza di terzi di 1.536.163,06 euro. Il calo degli interessi passivi e degli oneri finanziari ha fatto sì che la gestione finanziaria 2024 sia in costante miglioramento rispetto ai due esercizi precedenti, attestandosi a un risultato negativo complessivo degli oneri finanziari di -21.654.683,17 in miglioramento rispetto all’esercizio 2023 di 4.581.121,26. Passando allo stato patrimoniale, il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2024 si attesta sul valore di 647.710.560,89 euro. In particolare, il patrimonio netto di gruppo registra il valore di 614.647.454,36 euro e il patrimonio netto dei terzi il valore di 33.063.106,53 euro. Sia il rendiconto consolidato dell’Assemblea legislativa e della Giunta sia gli enti e le società oggetto di consolidamento presentano un patrimonio netto positivo. Per l’esercizio 2024, la platea dei soggetti interessati dal Bilancio consolidato è composta da 18 entità e risulta lievemente variata rispetto all’esercizio precedente in quanto è fuoriuscita la Fondazione MEIS (Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoah), a causa dei valori irrilevanti del proprio bilancio rispetto a quelli del bilancio regionale, ed è entrata la Fondazione Cineteca di Bologna per il motivo opposto (valori rilevanti) e in ragione della partecipazione della Regione a partire dal 1° gennaio 2024.

Le parole di Baruffi hanno dato vita a un confronto tra i consiglieri regionali.

Fausto Gianella (FdI) ha sottolineato: “Non mancano opacità nella gestione delle partecipate. la sanità resta un nodo critico a dimostrazione di un sistema che fatica a reggere e chiede interventi straordinari per non andare fuori controllo. Si tratta di cifre che vengono tolte ad altri capitoli di spesa: così non si fa programmazione e si rischiano tagli a servizi o aumenti tasse. Oltre l’80% dei consolidati arriva da tributi regionali e basta un rallentamento economico per mandare in crisi l’intero impianto. Le partecipate sono tallone Achille: su 20, cinque sono in perdita, due in liquidazione. Serve una riforma strutturale sul sistema delle partecipate e se non si resterà una sorta di ‘collocamento’ per ex amministratori politici”.

Elena Ugolini (Rete Civica) ha chiesto di “fare audizioni in commissione Bilancio sulle partecipate affinché sia chiaro quali sono i chiaroscuri delle partecipate stesse. C’è un’altra richiesta che è quella di impegnare la giunta per rendere il bilancio più trasparente e leggibile per consiglieri e cittadini. Spero che la risoluzione che ho presentato a tal fine venga approvata perché gli emiliano-romagnoli hanno diritto di sapere come vengono impegnati i miliardi di euro che sono a bilancio della nostra Regione”.

Per Maria Costi (Pd) “i dei revisori confermano la buona gestione del sistema regionale. Sono d’accordo sulla sanità in difficoltà ma credo sia causa del sottofinanziamento nazionale. Per i contributi regionali va bene aumentare i trasferimenti alla Regione ma ricordo che siamo all’ultimo posto sull’indebitamento in Italia. Per quanto riguarda le partecipate sono in utile ma sono in perdita quelle culturali. Per i revisori sono considerate nel perimetro delle partecipate 18 società. Il consolidamento è conforme ai principi contabili”.

“Il bilancio consolidato 2024 della Regione Emilia-Romagna conferma una gestione sana, solida e orientata al futuro – ha aggiunto Fabrizio Castellari (Pd) -. Fornisce una fotografia completa e trasparente della situazione economico-finanziaria dell’intero sistema regionale allargato. Dai numeri del 2024 emerge un quadro in linea con gli ultimi anni segno di una stabilità economica del gruppo e il giudizio netto dei revisori dei conti lo dimostra. Le società partecipate non rappresentano un costo bensì un patrimonio strategico che rafforza i servizi pubblici, sostiene la crescita e contribuisce a progetti di interesse generale: dal welfare alla cultura, dalla ricerca all’innovazione. È grazie a questa solidità che l’Emilia-Romagna rimane una comunità coesa e dinamica”.

Per Giancarlo Tagliaferri (FdI) “il consolidato dovrebbe raccontarci come stanno realmente le cose poiché è il termometro della solidità della nostra Regione. Non si tiene in piedi con una stabilità strutturale, ci sono società che continuano a registrare passivi che pesano sul bilancio complessivo della Regione. A fronte di ciò ci sono strutture, come il Consorzio fitosanitario di Piacenza, che restano sottodimensionate mettendo a rischio il settore agricoltura che rappresenta una parte importante del Pil regionale. Altro esempio è l’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) i cui cui bilanci mostrano criticità strutturali. Manca una strategia, pur parlando di sicurezza e prevenzione alluvioni. In perdita anche Piacenza expo, una grande occasione mancata”.

Priamo Bocchi (FdI) ha aggiunto che “anche la Provincia di Parma lamenta le stesse criticità di Piacenza. Nelle partecipate, i risultati delle attività spesso sono poco misurabili a fronte di costi di gestione pesanti, come quelli per il personale che si attestano a oltre 400 milioni di euro. La Fondazione teatro comunale di Bologna ha registrato una perdita di 1,6 milioni di euro a fronte di finanziamenti 2024 che superano i 19 milioni di cui 11 milioni statali, 4,4 milioni dal Comune di Bologna e 3,6 milioni dalla Regione. Nel consolidato si riferisce che la perdita è dovuta all’aumento del costo del personale ma solo pochi mesi fa dalla fondazione hanno lamentato salari inferiori a quelli di analoghe fondazioni in altre regioni. I premi non sono stati erogati ed è un campanello di allarme. La Fondazione teatro Regio di Parma, nel 2024 ha ricevuto molto poco per il ‘Festival Verdi’ rispetto a quanto erogato per la Fondazione teatro di Bologna”.

Pietro Vignali (FI) ha evidenziato come “dai rilievi della Corte dei conti emergono criticità riguardanti i compensi degli amministratori, dinamiche sfuggite ai controlli regionali, ritardi nella costituzione di organi sociali che rischiano una paralisi delle governance. Se non si affrontano, nel prossimo bilancio si potrebbe andare incontro a problemi col rischio di nuove tasse e balzelli come i ticket sanitari. Un servizio non deve fare cassa. Ad esempio, Tper dovrebbe usare gli utili per calmierare il costo del servizio. Va poi richiamata l’attenzione sulle società in crisi o liquidazione e realtà fieristiche che necessitano un monitoraggio costante. Sul tema delle terme, come Salsomaggiore, serve una condivisione ampia sulla direzione che la nostra Regione intende intraprendere”.

Per Valentina Castaldini (FI) “sul fronte della mobilità pubblica si stanno registrando grandi disagi. Un caso su tutti è quello di Tper che ha registrato un utile superiore a 8 milioni, a cui si sommano gli utili degli anni precedenti, ma non si traducono i benefici per i cittadini ai quali è stato aumentato il costo dei biglietti. Siamo davanti a una contraddizione che un’azienda riceva contributi significativi ma continua a inseguire logiche di profitto e indebitamenti scaricando i costi sui cittadini. Serve responsabilità di governo su Tper. Il diritto alla mobilità non è solo un principio generico e di fronte a un bilancio attivo bisogna terne conto dei costi sociali”.

Per Luca Sabattini (Pd) non ha senso parlare di opacità nel bilancio consolidato della Regione visto che per sua stessa natura il consolidato serve per verificare la tenuta delle finanze regionali. “Dobbiamo essere fortemente responsabili quando si usano risorse pubbliche, ma proprio per questo le risorse devono essere pubbliche perché non possiamo avere servizi pubblici finanziati da privati”, spiega Sabattini sottolineando che in questo caso ci sarebbe il rischio che il soggetto privato finanziasse attività per averne un tornaconto: in Emilia-Romagna le risorse pubbliche sono ben amministrate, il problema è che sono insufficienti”.

“Siamo di fronte a un bilancio solido e incoraggiante che conferma la capacità della Regione di governare con solidità e prudenza le risorse dei cittadini, rispetto all’anno precedente i numeri segnalano un bilancio ancora migliore che in passato”, sottolinea Vincenzo Paldino (Civici) che ricorda come “ci sono temi che vanno affrontati tenendo presente il sottofinanziamento nazionale per servizi importanti per i cittadini: l’Emilia-Romagna è una Regione solida che investe in temi importanti, questo come forze di governo dobbiamo rivendicarlo e rivendicarlo sempre più se pensiamo ad altre Regioni italiane che hanno problemi nella gestione delle risorse pubbliche”.

Diversa la posizione di Tommaso Fiazza (Lega) che avrebbe voluto una discussione non sul solo bilancio consolidato complessivo, ma un ragionamento sulle varie società partecipate della Regione. “Occorre aprire una discussione sulle partecipate: mi spiace che non ci sia un piano di razionalizzazione delle società partecipate regionali, dalla nuova giunta de Pascale mi sarei aspettato un ragionamento sulle società”, spiega il leghista.

“Dobbiamo sicuramente fare sempre e meglio, ma la verità è che il bilancio dell’Emilia-Romagna è uno dei migliori in Italia. Il governo centrale deve darci più risorse vere su sanità e welfare perché se così non è tocca all’Emilia-Romagna mettere risorse proprie su questi temi, perché sanità e welfare sono un tratto significativo della nostra comunità”, sottolinea Gian Carlo Muzzarelli (Pd) che, dal trasporto pubblico locale a Aipo, ricorda i tanti casi in cui la Regione deve utilizzare risorse proprie per far fronte a risorse nazionali ritenute insufficienti. “Gli Enti Locali e le Regioni sono sotto pressione”, incalza il democratico provocando la reazione critica dei consiglieri del centrodestra.

Marta Evangelisti (FdI) ha spiegato: “Il bilancio consolidato non è frutto di una gestione virtuosa ma di partite straordinarie, residui, accertamenti contabili. Al giudizio dei revisori dei conti bisogna prestare attenzione. Il bilancio è sorretto da aggiustamenti contabili piuttosto che da una nuova capacità di amministrare. Sono proprio i revisori che richiamano gli squilibri strutturali. Ho posto l’attenzione sul trasporto pubblico che è il cuore della mobilità regionale. Sulla carta si registrano utili ma si viaggia su mezzi obsoleti che subiscono ritardi e creano disagi. Quando chiedono più risorse ci chiediamo come verranno corrisposte. Anche dal bilancio consolidato ci aspetteremmo un taglio delle spese dove serve”.

Paolo Calvano (Pd) ha ricordato come “il bilancio consolidato dà un quadro complessivo della Regione Emilia-Romagna facendo in modo che i bilanci di realtà diversi parlino tra di loro: la Regione per garantire i servizi pubblici va anche oltre le proprie competenze così come ci sono società partecipate che fanno attività molto importante per i cittadini. Quello su cui oggi votiamo a favore non è solo un bilancio consolidato, ma un bilancio solido”.

(Lucia Paci e Luca Molinari)

Governo locale e legalità