“Quali sono gli orientamenti della Giunta regionale adesso che il Consiglio di Stato ha dichiarato ‘rilevante’ la questione di legittimità costituzionale sull’articolo 30 della Legge comunitaria regionale per il 2016 (L.r. 9/2016) con il quale si è voluto introdurre una nuova ‘norma di interpretazione autentica’ sui vincoli di reiterazione dell’esproprio, disciplinati dall’articolo 13 della Legge regionale n.37/2012?”.
È quanto chiede Tommaso Foti (Fdi-An) in una interrogazione presentata in Regione a seguito della sentenza della Quarta sezione del Consiglio di Stato, pubblicata il 25 gennaio scorso, nella quale si evidenzia che: “è lecito dubitare della natura interpretativa della disposizione contenuta nell’art. 30 della L.r. nr. 9 del 2016, atteso che: – nessuna oggettiva incertezza risultava sussistere in precedenza in ordine alla latitudine dell’applicabilità del divieto di reiterazione dei vincoli posto dall’art. 13 della L.r. nr. 37 del 2002, e in particolare nessun dubbio o contrasto era insorto – né circa la sua riferibilità o meno ad opere pubbliche suddivise in lotti o stralci funzionali”.
Foti ricorda di essersi opposto all’introduzione della norma già in sede di Commissione, sollevando in proposito dubbi di costituzionalità, e poi in Aula dove fu approvata. Alla luce della sentenza del Consiglio di Stato che ha disposto “l’immediata trasmissione degli atti alla Corte costituzionale”, l’esponente di Fratelli d’Italia vuole dunque sapere “se la Giunta regionale intenda sottoporre all’Assemblea legislativa un progetto di legge quanto meno modificativo – quando non abrogativo – della norma in questione”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Isabella Scandaletti)