Governo locale e legalità

Regione. Lega: “Congrua la locazione di uffici nella sede bolognese della Regione?”

Il Carroccio chiede lumi sui contratti di locazione per uffici all’interno del complesso direzionale di Viale Aldo Moro a Bologna

“E’ stato osservato il principio della corretta gestione delle risorse pubbliche nella locazione di uffici all’interno del direzionale di Viale Aldo Moro a Bologna, dove ha sede la Regione?”.

A chiederlo è il gruppo della Lega in un’interrogazione affrontata nella sessione odierna di lavoro della commissione Bilancio, affari generali e istituzionali. In particolare, gli esponenti del Carroccio informano come, a partire dal 2004, sia in essere un contratto di locazione per locali a uso ufficio nel direzionale bolognese di Viale Aldo Moro e che già nel 2014 è stato soggetto ad una prima revisione al ribasso. Nel 2016, a fronte di una seconda e corposa richiesta di ribasso che seguiva il nulla osta dell’Agenzia del Demanio, la proprietà dell’immobile recedeva dal contratto.

Per i leghisti, nonostante il dettato della legge regionale 1/2014 stabilisse l’impegno a ricercare soluzioni alternative e complessivamente meno onerose, la Regione, tramite apposite proroghe, ha continuato a utilizzare l’immobile fino alla fine del 2020, pagando un canone diverso da quello ritenuto congruo dall’Agenzia del Demanio. Nel 2020, infine, si è proceduto al rinnovo della locazione con un incremento degli spazi richiesti, ma senza il nulla osta di congruità dell’Agenzia.

Alla luce della situazione riscontrata, i leghisti chiedono se vi sia stata corretta gestione delle risorse pubbliche e se siano stati rispettati obiettivi e finalità della Legge 1/2014. In aggiunta domandano anche una valutazione per i quattro anni di canone versati a cifre superiori a quelle indicate dall’Agenzia del Demanio così come sollecitano una presa di posizione sul nuovo contratto d’affitto stipulato nel 2020 e quali siano gli organi che hanno effettuato il controllo sulla correttezza dell’impegno assunto e quali siano le valutazioni addotte.

In fase di replica l’Assessore al bilancio, personale, patrimonio e riordino istituzionale ha dichiarato di “cogliere l’occasione di questo atto ispettivo per illustrare tutta una serie di azioni di risparmio attuate sul patrimonio immobiliare della Regione che saranno debitamente presentate nelle prossime settimane”. Sul caso specifico del direzionale di Viale Aldo Moro, l’Assessore ha confermato la ricostruzione fatta dalla Lega fino al 2016, anno in cui la proposta di prezzo fatta dalla Regione fu rifiutata dalla proprietà dell’immobile. “Dal 2016 al 2020 – ha specificato il titolare regionale del bilancio- si sono determinate una serie di proroghe in quanto la Regione ha continuato a occupare gli spazi in oggetto, in assenza di soluzioni alternative. A fronte degli avvisi pubblici emanati, gli unici soggetti a partecipare sono stati i proprietari del direzionale di Viale Aldo Moro ma questa volta non solo hanno aderito al nuovo prezzo da noi proposto, ma hanno messo a disposizione maggiori spazi e hanno anche proceduto a una serie di migliorie impiantistiche, energetiche e funzionali come da noi richiesto”. La stipula del nuovo contratto, ha poi concluso l’assessore al Bilancio, “non ha richiesto un parere all’Agenzia del demanio e determina un risparmio di mezzo milione di euro annui rispetto alla vecchio canone di locazione”.

La Lega, in fase di replica, si è detta insoddisfatta delle risposte ottenute. “I 4 anni di deroghe certificano un certo lassisimo nella gestione della vicenda e la stipula del nuovo contratto è un escamotage per coprire un rinnovo che, tramite un piccolo aumento di superfice, consente di bypassare il parere dell’Agenzia del demanio”.

(Luca Boccaletti)

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