Governo locale e legalità

Regione. Lega: serve chiarezza su affitti di due palazzi a Bologna

Il canone incassato è inferiore a quanto stimato da una perizia: “Possibile danno erariale”

La giunta faccia chiarezza sulle locazioni di palazzo Ratta Pizzardi e villa Aldrovandi Mazzacorati, a Bologna.

Lo chiede la Lega in una interpellanza, discussa in Assemblea, rivolta all’esecutivo regionale. Il Carroccio vuole sapere “quali siano stati gli introiti effettivi ricevuti dalla Regione, dall’acquisto degli immobili di palazzo Ratta Pizzardi e villa Aldrovandi Mazzacorati, per il loro utilizzo, a qualsiasi titolo, da parte di terzi”. Si vogliono poi conoscere le ragioni del mancato rispetto della “valutazione di stima del canone ritenuto congruo nelle perizie giurate, che hanno giustificato e indirizzato il prezzo finale di acquisto dei due complessi immobiliari”. La Lega, inoltre, chiede “se la giunta non ritenga fonte di danno erariale per l’ente il mancato percepimento delle somme a titolo di canone di locazione come indicate dal perito estimatore e quali iniziative intenda adottare per ripristinare l’equilibrio economico-finanziario che aveva determinato l’operazione di compravendita dei due complessi immobiliari”.

La Regione, ricorda la Lega, aveva acquistato i due palazzi nel 2015. Per palazzo Ratta Pizzardi era stato stabilito il prezzo di 8,1 milioni oltre a 660mila euro per arredi delle pertinenze e dipinti, mentre per villa Aldrovandi Mazzacorati erano stati pagati 11,5 milioni più 86mila euro di arredi pertinenziali. Il valore era determinato da due stime, giurate in tribunale. Il perito aveva stimato l’affitto in 311mila euro l’anno per palazzo Ratta Pizzardi e 451mila per villa Aldrovandi Mazzacorati. Poi, continua la Lega, si è scoperto che il canone incassato dalla Regione era inferiore: 31mila e 700 euro per il primo palazzo e 32mila per il secondo.

Netta la risposta della Giunta per la quale “i valori stabiliti dal perito sono riferiti agli immobili liberi. L’orientamento della giunta è stata mantenere nei due locali delle attività di pubblica utilità come Ausl e Comune di Bologna. Gli introiti della Regione sono stati in totale 499.628,18 euro, cifra ritenuta compatibile “.

Parole alla luce delle quali la Lega si è detta insoddisfatta, perché “da qualunque parte la si guardi questa vicenda è opaca: è un grande sperpero di denaro pubblico, tanto il centrodestra aveva subito messo in guardia la giunta dai rischi di queste operazioni”.

(Cristian Casali e Luca Molinari)

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