Disco verde dell’Assemblea legislativa al Bilancio consolidato della Regione Emilia-Romagna per il 2020, strumento a valenza consuntiva e informativa che contiene i bilanci di enti e organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate. Sì dalla maggioranza, contrarie al provvedimento, invece, le opposizioni.
Come illustrato nei giorni scorsi dall’Assessore al Bilancio Paolo Calvano nel corso della commissione Bilancio, il risultato economico consolidato evidenzia un saldo positivo di 299 milioni (in flessione rispetto al corrispondente valore del 2019, come era peraltro prevedibile per le conseguenze collegate al Covid); il patrimonio netto consolidato per la prima volta è positivo e pari a 244 milioni (nel 2019 era negativo per 360 milioni e nel 2018 per 801 milioni) e si registra anche una riduzione dei costi per interessi passivi, di oltre 2,4 milioni rispetto al 2019.
“E’ un atto positivo, che dimostra la solidità del nostro Bilancio regionale”, spiega il relatore di maggioranza Gianni Bessi (Pd), nell’elencare il quadro normativo su cui si basa il Bilancio consolidato e gli aspetti positivi di quello della Regione Emilia-Romagna, sottolineando anche la necessità di tenere presente l’impatto della pandemia da Coronavirus sul tessuto socio-economico emiliano-romagnolo e nazionale.
Critica la relatrice di minoranza Maura Catellani (Lega), che, nel fare un excursus sulla situazione giuridica delle diverse società partecipate, ha parlato di “risultati negativi, mancate programmazioni, crediti inesigibili, perdite, messe in liquidazione, problemi con le banche, immobilizzazioni finanziarie e contenziosi”. Per la leghista “la proiezione giuridica delle società partecipate merita particolare attenzione”.
L’assessore Calvano ha sottolineato come la Giunta abbia risposto nel merito alle osservazioni fatte dalla consigliera Catellani nel corso della Commissione Bilancio.
Netta la posizione di Marco Lisei (Fdi): “Abbiamo contingentato i tempi per venire incontro alle esigenze della Giunta. È l’ennesima dimostrazione della disponibilità delle opposizioni, ma no posso non rilevare come il materiale e i documenti ci siano arrivati in ritardo, pregiudicando un’analisi puntuale. Questi tempi di approvazione non possono che essere un’eccezione e già dall’anno prossimo chiediamo una tempistiche diversa”.
(Luca Molinari)