
La nostra Regione registra dati migliori della media nazionale sia per il Pil, la cui crescita è valutata all’1,1%, sia sul versante delle esportazioni, aumentate del 6,6%. Anche gli effetti sull’occupazione sono importanti, con 46.000 nuovi assunti nei primi 6 mesi del 2016: la disoccupazione è scesa al 7,1% (0,4% in meno rispetto a luglio)”. A intervenire nella discussione congiunta del bilancio previsionale regionale 2017-2019, collegato alla legge di stabilità 2017 e aggiornamento del Defr è il relatore di maggioranza Roberto Poli (Pd).
Il consigliere è poi entrato nel dettaglio del bilancio previsionale: “Stanziamento da 70 milioni di euro, di cui 35 milioni di risorse regionali, per le famiglie e le persone in situazione di grave difficoltà, il cosiddetto reddito di solidarietà. Alla sanità pubblica 8 miliardi e 190 milioni di euro, che renderanno possibili 1.100 nuove assunzioni e stabilizzazioni di medici, infermieri e operatori. Vaccinazioni obbligatorie per le iscrizioni ai nidi e cure odontoiatriche per le persone tra i 5 e i 25 anni”.
Confermati, ha aggiunto, “460 milioni di euro, di cui 116 regionali, per il fondo per la non autosufficienza, 65,5 milioni di euro per la riqualificazione delle strutture sanitarie e l’ammodernamento del patrimonio diagnostico, tecnologico e informatico e 34,8 milioni di euro per infanzia, adolescenza, giovani e famiglia. Fondi pari a 55 milioni per imprese e agricoltura, 2 milioni per le politiche attive del lavoro”.
Sul collegato alla legge di stabilità, il consigliere ha voluto sottolineare lo sforzo messo in campo dalla Regione: “Programmato uno stanziamento da 6 milioni di euro per lavori d’urgenza in caso di pubblica calamità, 9 milioni di euro per la difesa dei versanti e della costa, 20 milioni di euro alla sanità per dare copertura ai livelli di assistenza superiori, altri 38 milioni di euro per progetti e attività a supporto del servizio sanitario regionale e 12 milioni di euro per interventi infrastrutturali nell’aeroporto di Parma”.

“Serve un rilancio economico dell’Emilia Romagna con sgravi fiscali applicati alle imprese”. È poi intervenuto il relatore di minoranza Stefano Bargi (Ln).
“Al contrario- ha evidenziato- la Giunta regionale preferisce impegnare le risorse del proprio bilancio per operazioni costose e inutili come quelle del reddito di solidarietà, rivolto principalmente ai cittadini stranieri, servono invece interventi di riduzione delle tasse per sbloccare fondi a favore delle imprese che consentirebbero di creare nuovi posti di lavoro”. L’unico rimedio possibile, ha specificato il consigliere, “per invertire il trend, dopo un periodo di crisi perdurante, potrebbe essere uno shock fiscale, ovvero l’abbattimento delle imposte locali, lancio la sfida alla Giunta per il prossimo bilancio”.
“La Regione- ha rimarcato l’esponente della Lega- versa più soldi di quelli che riceve dallo Stato centrale. Questo va messo nel computo di un’analisi complessiva, che ci spiega come il saldo economico del territorio abbia visto un Pil in risicata salita, così come occupazione ed export, a fronte di una caduta del credito alle piccole e medie imprese e della prolungata crisi del settore edilizio”. Segnali inequivocabili, secondo Bargi, “che mostrano chiaramente un quadro di perdurante stagnazione economica: le misure tampone finora adottate dall’esecutivo non hanno saputo invertire significativamente l’andamento negativo”.
(Cristian Casali)