La commissione Bilancio, Affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, ha espresso parere di conformità sul regolamento della Giunta in materia di accesso all’impiego regionale (“Approvazione dello schema di regolamento in materia di accesso all’impiego regionale”). Hanno votato a favore Pd e Sel, mentre si sono astenuti Ln, M5s, Fi e Fdi-An. La Commissione, inoltre, ha avviato l’esame del progetto di regolamento, d’iniziativa sempre della Giunta, sul trattamento e sulla comunicazione, da parte della Regione e di alcuni suoi istituti e agenzie, dei dati personali non sensibili (“Modifiche al Regolamento regionale 31 ottobre 2007, n. 2 ‘Regolamento per le operazioni di comunicazione e diffusione di dati personali diversi da quelli sensibili e giudiziari di titolarità della Giunta regionale e dell’Agrea, dell’Agenzia regionale di protezione civile, dell’Agenzia Intercet-ER e dell’IBACN’”).
Il regolamento sull’accesso all’impiego regionale, che norma le assunzioni a tempo indeterminato, ha spiegato una dirigente dell’Ente, “è stato aggiornato sulla base delle riforme nazionali intervenute negli ultimi cinque anni in materia di pubblico impiego, in particolare per quanto riguarda le disposizioni in materia di prevenzione della corruzione”. Per esigenze di semplificazione e integrazione, “la disciplina in materia di accesso all’impiego regionale è stata unificata in un unico testo normativo, regolando gli aspetti generali di principio e i criteri da osservare nelle svolgimento dei concorsi”. Sono stati rafforzati, infine, “i principi di pubblicità, trasparenza, pari opportunità e parità di genere, prevedendo, per l’assunzione a tempo indeterminato dei dirigenti, specifici obblighi di pubblicità e meccanismi trasparenti idonei a verificare il possesso dei requisiti professionali ovvero a realizzare forme di preselezione”.
Andrea Bertani (M5s) ha chiesto “il motivo per cui il requisito del possesso della cittadinanza italiana sia indicato solo per i dirigenti, se sia possibile istituire un albo di commissari esterni dal quale la Regione attinga per la composizione delle commissioni concorsuali e se la pubblicazione dei bandi, prevista sul bollettino unico della Regione e sulla Gazzetta ufficiale, possa essere estesa anche ai siti istituzionali dell’Agenzia nazionale per il lavoro e dell’omologa Agenzia regionale”. La dirigente ha risposto che “il possesso della cittadinanza italiana è contemplato solo per i dirigenti in quanto investiti del potere di agire in nome e per conto dello Stato e delle sue articolazioni territoriali”, mentre ha evidenziato “l’infattibilità dell’istituzione dell’albo”. “Mi riservo di approfondire”, ha concluso, “la legittimità dell’estensione della pubblicazione dei bandi di concorso anche ad altri siti internet istituzionali”.
Al regolamento sul trattamento dei dati personali non sensibili, ha evidenziato una seconda dirigente della Regione in fase di illustrazione tecnica, “si è reso necessario apportare modifiche e integrazioni in forza della proliferazione della normativa di settore, il cosiddetto Codice per la protezione dei dati personali, che ha ampliato, negli ultimi anni, lo spettro dell’azione amministrativa della Regione nella direzione di sempre nuovi punti di equilibrio tra il diritto all’informazione e alla trasparenza e il diritto alla tutela della privacy”.
(lg)