L’Assemblea legislativa regionale approva il programma, su proposta dell’esecutivo regionale, di iniziative per la partecipazione (per il periodo 2022-2023).
“Percorso che parte da lontano, la prima legge sui processi partecipativi risale al 2010, una modalità che negli anni si è arricchita (anche nel periodo del Covid), una scelta di democrazia, condividiamo appieno questo programma”, ha rimarcato Palma Costi (Pd), che ha poi posto l’accento sul progetto della garante regionale dell’infanzia ‘Assemblea dei ragazzi e dei ragazzi’, “i nostri giovani si riuniscono una volta al mese, in questa fase sono particolarmente attivi sui temi ambientali, crediamo fortemente in questo progetto”.
“Documento contestabile, c’è poca chiarezza sui 35 progetti finanziati (circa 15mila euro a progetto), vogliamo capire come avviene la messa a terra di questo tipo di percorsi”: di parere opposto Maura Catellani (Lega).
“Favorevoli a questa programmazione, la Regione impegnata da anni su questo tema, interessante il progetto dell’assemblea dei cittadini sul clima del comune di Bologna, la cittadinanza va coinvolta va resa consapevole nelle decisioni da prendere per contrastare questa emergenza, rileviamo però che i sistemi partecipativi sono in crisi (a partire dall’ultimo voto delle elezioni politiche), dobbiamo invece incentivarli a tutti i livelli”, ha poi evidenziato Silvia Zamboni (Europa Verde).
Silvia Piccinini (M5s) ha parlato di “atto condiviso, strumento importante che fa e crea cultura, è importante che questa regione creda in questo tipo di progetti”. È poi intervenuta sul tema ambiente: “Importante, in particolare, affrontare il tema della transizione ecologica (a partire dalle comunità energetiche e dai gruppi di autoconsumo)”.
Il programma 2022-2023 vuole rafforzare la cultura della partecipazione a livello regionale coinvolgendo nuovi soggetti e al contempo promuovendo nuove pratiche partecipative coerenti con gli obiettivi di mandato della giunta regionale: dalla parità di genere ai giovani, alla transizione ecologica. Questi gli intenti che nascono dal sostegno ai processi partecipativi e dal patto per il lavoro e per il clima: democrazia, innovazione sociale, coesione sociale, istituzioni, competenze, partnership, digitale e sostenibilità.
Fra le esperienze di partecipazione promosse da giunta e Assemblea vanno segnalate quelle legate all’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, i garanti della comunicazione nonché l’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze (citata da Costi) a cui si aggiungono quelli con specifiche ricadute territoriali come “Seinonda 2021” (aggiornamento del piano di gestione del rischio alluvioni) e “Che costa sarà?” (formazione partecipata e condivisa con le comunità rivierasche per la strategia di difesa della costa).
Nove invece i percorsi formativi, nelle loro molteplici linee di azione, dedicate all’acquisizione di metodi e strumenti utili a garantire la qualità dei processi partecipativi. Fra tutte le azioni spicca l’iniziativa denominata “TrasFormAzioni” relativa al coinvolgimento dei soggetti interessati nella co-progettazione del piano triennale di formazione e partecipazione 2022-2024, allo scopo di individuare contenuti e modalità della formazione per elevare e diffondere la competenza e la cultura della partecipazione.
Novità di rilievo è la piattaforma regionale “PartecipAzioni”, costituita all’inizio del 2022, dedicata ai processi di consultazione e partecipazione pubblica e basata su software open source. A questa azione si accompagna anche la riprogettazione dell’osservatorio della partecipazione in base alle indicazioni emerse dagli utenti e facendo in modo che, oltre a essere uno strumento di raccolta dati sulla partecipazione, garantisca anche una più efficace restituzione dei dati unitamente a una maggiore fruibilità, dal momento che attualmente l’organismo gestisce migliaia di dati relativi a quasi 2mila processi partecipativi.
Intensa, infine, l’azione di comunicazione online tramite siti e social media: oltre all’adeguamento del portale PartecipazionER, che al suo interno annovera due community (“Comunità di pratiche partecipative” e “Amministrazione condivisa”), è stata ideata una campagna informativa specifica per promuovere la piattaforma, con l’obiettivo di incentivare la partecipazione dei cittadini all’elaborazione delle politiche pubbliche.
Molto chiara poi la road map che la giunta vuole impostare per il 2022-2023 attraverso l’erogazione di specifici contributi a sostegno dei processi partecipativi. Obiettivi principali del bando sono quindi la facilitazione dell’accesso di nuovi beneficiari per una migliore integrazione di settori e delle relative politiche, favorendo in particolare il coinvolgimento di target specifici della popolazione, giovani in primis. Oltre a promuovere il coinvolgimento per i soggetti organizzati della società civile (associazioni, cooperative e qualunque altra forma associativa), il programma di partecipazione vuole parimenti garantire premialità ad alcune categorie di enti (fusioni e unioni di comuni in particolare) ed eguale criterio lo si vuole applicare anche promuovendo la parità di genere. Grande attenzione, infine, all’accessibilità nella sua accezione più ampia (che include accessibilità fisica, digitale, di linguaggio ecc.) per rimuovere ogni tipo di ostacolo in merito e a ogni progetto finalizzato a una transizione ecologica partecipata, finalizzati alla realizzazione di comunità energetiche.
Già definite, poi, risorse e cronoprogramma del piano: per il bando 2022 sono stati già stanziati 529mila euro e l’intero processo, che va dall’approvazione del bando all’avvio dei progetti, si svolgerà nel periodo tra gli ultimi mesi del 2022 e i primi del 2023.
(Cristian Casali)