Le opposizioni di centrodestra lamentano inadeguatezze nella gestione dell’emergenza sanitaria, problemi tanto nella gestione del sistema scuola, quanto in ambito sociale. Carenze, hanno rimarcato i consiglieri intervenuti in Aula, anche rispetto alla sicurezza dei territori. Dal canto suo la maggioranza e l’assessore Calvano hanno difeso il documento e sottolineato gli aspetti più importanti del provvedimento.
Serrato confronto tra le forze politiche sul “pacchetto Bilancio” (Defr, Collegato, Legge di Stabilità e Bilancio) e in particolare sul Defr, il Documento di programmazione economico finanziario regionale, che fissa gli impegni strategici per la Regione per i prossimi anni e che domani sarà votato dall’Assemblea.
Per Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia), con l’emergenza Covid “non è andato tutto bene (come si leggeva in striscioni sui balconi), anzi è andato tutto male. Molte le decisione avventate quanto deleterie, penso ai danni al nostro sistema turistico, il tampone obbligatorio per i turisti stranieri, anche se vaccinati, rappresenta l’ennesimo intervento spropositato, col rischio di aumentare i danni per il settore. A Roma si deve cambiare passo anche su sanità, scuola e trasporti”. La filiera della sanità, ha poi precisato, “non è stata all’altezza. Dal Ministero fino al nostro assessorato abbiamo assistito ad approssimazioni, con informazioni discordanti, e anche qui da noi in Emilia-Romagna il sistema è andato in tilt: tanti i servizi sospesi, dati poco chiari, conti in profondo rosso, assunzioni sospese”. La pandemia, ha ripetuto il consigliere, “ha mostrato tutti i limiti conseguenti ai tagli degli ultimi anni. L’esempio da seguire deve essere quello della sanità lombarda, che con l’assessore Moratti ha risolto i problemi”. Inoltre, ha aggiunto, “evidenti sono i problemi nella gestione del sistema scuola”. Così, ha concluso, “come sono palesi le incongruenze rispetto alla sicurezza dei cittadini”. Anche per Marco Lisei, dello stesso partito, “i problemi ci sono. La crescita stimata sembra eccessiva e vedendo il contesto attuale sembra poco realistica”. Manca, ha poi aggiunto, “l’assunzione di responsabilità sulle scelte che hanno interessato il settore della sanità, all’interno del quale osserviamo ancora tante criticità: il promesso potenziamento della sanità territoriale tarda ad arrivare, diverse prestazioni sono state sospese, la carenza di personale ha determinato problemi, anche se sono aumentati i dirigenti sanitari”. Infine, ha lamentato Tagliaferri, “sono accresciuti i problemi nella gestione della sicurezza dei territori così come le criticità relative all’efficientamento energetico degli edifici, a partire da quelli pubblici come i palazzi della Regione, che presentano impianti obsoleti e malfunzionanti”.
Per Simone Pelloni (Lega) “la programmazione per i prossimi anni in molte parti del Defr non è stata aggiornata nonostante quello che è successo a causa del Covid, fra queste parti anche in capitoli che riguardano il sistema sanitario”. Sulle pari opportunità, in tema di salute, ha aggiunto, “non vediamo passi avanti”. Sull’assistenza, ha rimarcato, “registriamo una frenata, anche rispetto all’edilizia in sanità (vengono meno degli investimenti già programmati)”. Rileviamo carenze, quindi, ha ripetuto, “nella gestione della pandemia”. Anche in tema di welfare, ha concluso, “i problemi sono evidenti, a partire dalla gestione dei servizi per le persone con disabilità”. Massimiliano Pompignoli, dello stesso partito, ha affrontato i temi della polizia locale e della sanità di prossimità: “È evidente il degrado in molti territori. Il problema riguarda la riviera nel periodo estivo, per affrontare il quale occorre intervenire potenziando i presidi di polizia locale (così come le dotazioni per garantire la sicurezza). Altro problema riguarda la gestione dei centri vaccinali, anche per i tamponi, strutture oggi concentrate nelle città, rispetto al quale occorre riaprire i centri periferici”. Il leghista ha poi illustrato gli ordini del giorni presentati, riguardanti le misure per il risarcimento dei danni collegati ai dissesti idrogeologici (“con l’istituzione di un fondo permanente”), la tutela dei territori svantaggiati, come quelli montani (“con una fiscalità dedicata”), e il caro prezzi delle materie prime, in particolare per il settore auto (“con un monitoraggio su queste criticità”). Per Daniele Marchetti, sempre del Carroccio, “i contenuti della nota di aggiornamento al Defr non trovano riscontro nei fatti: “Non vedo azioni incisive e mirate per contrastare la pandemia; la situazione muta costantemente e ci aspettavamo interventi più decisi, in particolare sui territori”. Sul tema del welfare, invece, ha spiegato che “serve un database a tutela delle persone disabili, collegato all’accesso alle zone a traffico limitato di tutta la regione”. Sulla formazione in ambito sanitario il leghista ha poi sollecitato “interventi per favorire l’accesso ai corsi per operatori sociosanitari rivolti a chi ha perso il posto di lavoro”. Netta la posizione di Matteo Rancan, capogruppo leghista, che ha bocciato il provvedimento perché insufficiente su molti punti, a partire dalle infrastrutture: “Manca la quarta corsia tra Modena e Piacenza: è un’infrastruttura fondamentale per il nostro territorio e con un nostro emendamento puntiamo a sbloccare la situazione”. Dalle file del Carroccio è arrivata la dura posizione di Valentina Stragliati, che ha criticato la maggioranza per aver bocciato il progetto per la realizzazione dell’ospedale di Piacenza: “La regione ha detto ‘no’ solo perché è una proposta della Lega, ma proseguiremo questa battaglia”.
Per Valentina Castaldini (Forza Italia), sempre sul tema Covid, “c’è un’emergenza nuova da affrontare e per contrastare il virus servono nuove risorse, a partire dalle scuole, così come per il mondo del lavoro”. Ha chiesto poi “attenzione particolare per le attività commerciali al dettaglio nelle aree periferiche”. Ha richiesto anche, presentando un ordine del giorno, “di investire sulla messa in sicurezza del porto canale di Bellaria Igea Marina, invitando la regione a finanziare il progetto presentato”.
Alle osservazioni dei consiglieri di centrodestra ha replicato il relatore di maggioranza Luca Sabattini (Pd) che ha ribadito la solidità del Defr: “Ha una visione di insieme che ci permette di cogliere le opportunità che abbiamo davanti e per questo non possiamo cambiare l’impostazione di un documento di programmazione. La discussione nelle Commissioni è stata importante e ha permesso, grazie al contributo di tutti i colleghi, di arricchire il documento, che, però, può contenere tutti i temi, ma non tutte le posizioni possibili”.
Molto chiara la posizione dell’assessore al Bilancio Paolo Calvano: “Questa nota di aggiornamento al Defr (Documento di economia e finanza regionale)- ha spiegato- è in linea con l’economia dell’Emilia-Romagna, tanto è vero che le stime di crescita del Pil sono passate dal 5,5% dello scorso anno al 6,5% e a fine anno potrebbero essere ritoccate al rialzo. Questi dati indicano che la nostra economia è in salute e il nostro impegno è far sì che la ricchezza possa avere una distribuzione più equa possibile. Gli investimenti previsti nel Defr che ricadranno sull’Emilia-Romagna crescono di 2,4 miliardi, ponendo al centro ambiente, infrastrutture, ferrovie, casa e sanità”. “Sulla sanità- ha puntualizzato Calvano- l’incremento è passato dai 940 milioni stabiliti in fase di redazione del Defr a quasi 1 miliardo e 100 milioni nella nota di aggiornamento. Sul tema della sanità occorre fare una riflessione: leggendo il Def del governo, si prevede che nel 2024 gli investimenti torneranno a livelli pre-Covid. La ritengo una scelta incoerente rispetto alle politiche che dovremo mettere in campo con il Pnrr. Se dobbiamo far crescere la sanità territoriale questo vuol dire investimenti maggiori nella sanità pubblica e tutte le forze politiche dovrebbero spingere in questa direzione per evitare effetti recessivi sull’economia”.
Una parentesi sul tema vaccini. “La politica non deve mostrare ambiguità, perché le posizioni ambigue sui vaccini rappresentano un danno per l’Italia e l’Europa, oltre che per la salute pubblica e l’economia”. L’assessore ha quindi ricordato la recente approvazione del Patto per la semplificazione, sottoscritto con le forze del Patto per il lavoro e per il clima: “È fondamentale che le scelte possano andare in porto al più presto, perché tra il 2024 e il 2025 l’Italia riceverà il massimo delle risorse del Pnrr. La semplificazione burocratica e amministrativa significa anche attenzione ai temi della legalità, oggi indispensabili”. Infine, una considerazione sulle politiche per la sicurezza: “Recentemente la Regione ha promosso un bando per l’assunzione di mille agenti, messi a disposizione dei Comuni, e presto replicheremo. Le critiche su questo tema, pertanto, sono strumentali”.
Nel suo insieme il “pacchetto Bilancio 2022” contiene anche un manovra da 12,8 miliardi, di cui 9,8 per la sanità (+800 milioni) i cui capisaldi sono la pressione fiscale invariata per il settimo anno consecutivo e la conferma di tutte le misure sociali realizzate durante la pandemia, quando, fra le altre cose, la Regione ha previsto ristori pari a 161 milioni a sostegno di cittadini, imprese e territorio. Attenzione ai diritti civili: un milione in più per le donne che hanno subito violenza.
Il dibattito in Assemblea legislativa proseguirà nella giornata di domani quando è previsto il voto definitivo da parte dei consiglieri.
(Lucia Paci, Cristian Casali e Luca Molinari)