Governo locale e legalità

Bilancio, per sindacati e imprese le priorità sono sanità, urbanistica e trasporti

La commissione ha ascoltato in udienza conoscitiva i rappresentanti di sindacati associazioni imprenditoriali

Sanità, welfare, urbanistica, trasporti, accesso al credito. Queste le priorità delle parti sociali sul Bilancio 2024, la manovra da 14 miliardi (di cui oltre 9 in sanità) presentata dalla giunta. E’ questo quanto è emerso nel corso dell’udienza conoscitiva svolta dalla commissione Bilancio presieduta da Massimiliano Pompignoli.

“Questo Bilancio nasce in un momento di crisi internazionale con due guerre in corso che, specie quella in Medio Oriente, potrebbero avere ripercussioni sulle materie prime, la crescita dell’Ue e quindi anche dell’Italia sarà in calo”, spiega la relatrice di maggioranza Palma Costi (Pd) Nadef (nota integrativa al Documento di programmazione). “E’ una manovra che pensa ai bisogni di cittadini e imprese, abbiamo confermato i principi ispiratori del Patto per il lavoro e per il clima, le tasse ferme, le risorse per la sanità e il welfare e per il mondo produttivo tenendo insieme sviluppo e coesione sociale”, spiega il relatore di maggioranza Luca Sabattini (Pd), mentre quello di minoranza Stefano Bargi ricorda come “non avevo mai visto un Bilancio regionale dove si parla più del governo che della Regione, sento solo parlare di accentramento nel governo, ma ricordo che l’Italia non è mai diventato uno Stato federale, anzi ogni volte che ci abbiamo provato ci sono state polemiche”.

“Uno dei temi a noi più cari è quello del welfare: speriamo che il bilancio del welfare non sia solo riferito alle strutture pubbliche, ma anche a tutto quel mondo privato che lavora sul welfare visto che il quadro che viviamo sono molto difficili, troviamo importante il rifinanziamento dei Consorzi Fidi”, spiega Loretta Losi (Legacoop). Sulla stessa linea Francesco Zagnoni (Confcooperative) che ha anche sottolineato anche l’importanza di agire a sostegno del mondo dei trasporti e della logistica.

“È molto positivo che la Regione abbia cofinanziato tutti i fondi europei e previsto notevoli risorse per la legge sui talenti e i Consorzi Fidi e le attività di internazionalizzazione”, sottolinea Luca Rossi (Confindustria Emilia-Romagna) che ha chiesto una riflessione sulla legge sul consumo del suolo e sulla sua applicazione futuro evitando interventi avventati e ideologici.

“Questo Bilancio è uno sforzo molto importante di questa Regione: apprezziamo l’impegno a mantenere le risorse sulla sanità anche se è un servizio pubblico, chiediamo un confronto più stretto sulla legge urbanistica e un sostegno alle imprese per la sfida della digitalizzazione e le nuove transizioni digitali”, fa eco Marcella Contini (Cna).

Manuel Michelacci (Uil), intervenuto a nome di Cgil, Cisl e Uil, ha duramente criticato il governo nazionale sottolineando come “seppur in crescita le risorse stanziate in finanziaria dal governo sono insufficienti, siamo in preoccupati per la tenuta del sistema socio-sanitario italiano e, a cascata, anche di quello emiliano-romagnolo”.

Netta la replica dell’assessore al Bilancio Paolo Calvano: “Non lasceremo da solo nessuno dei soggetti del sistema produttivo regionale, né i lavoratori, né le imprese, ma, senza creare polemiche politiche, non posso non rilevare che avremmo preferito un rapporto diverso tra Stato centrale e regioni sulle risorse per la sanità”.

(Luca Molinari)

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