Governo locale e legalità

Regione. Via libera a nuove disposizioni in materia di organizzazione del personale

Relatore (Pd): “si risolve il problema del precariato in Regione e l’elevato turnover dovuto ai pensionamenti, specie grazie a ‘quota 100’”. Relatore minoranza (Fdi): “incomprensibile equiparare il personale della struttura commissariale post sisma a quello interno all’Ente”

L’Assemblea legislativa approva a maggioranza il progetto di legge che contiene nuove disposizioni in materia di organizzazione del personale della Regione.

Il progetto di legge – spiega il relatore di maggioranza (Pd) – risolve il problema del precariato in Regione e consente di affrontare l’elevato turnover di personale dovuto ai numerosi pensionamenti previsti, specie grazia a ‘quota 100’, puntando sulla valorizzazione e qualificazione del personale interno. I punti salienti della proposta di legge sono: l’utilizzo delle graduatorie vigenti (a prescindere dai posti messi a concorso) per nuove assunzioni nell’amministrazione regionale e negli organismi collegati (in coerenza con i piani triennali del fabbisogno del personale); la perimetrazione della platea di coloro (assunti anche in forma cumulativa fra diverse forme di lavoro flessibile presso l’amministrazione regionale o la struttura commissariale per le esigenze del sisma del 2012) che potranno partecipare con riserva (30% dei posti) alle procedure concorsuali attivate dalla Regione; infine, relativamente alle strutture speciali di Giunta e Assemblea legislativa, il mantenimento della categoria e posizione economica di appartenenza per il personale di ruolo assegnato qualora non in possesso di diploma di laurea.

Il punto critico della proposta – evidenzia il relatore di minoranza (Fdi) – è la volontà politica della maggioranza di equiparare al personale interno alla Regione, per quanto riguarda le riserve di posti nei concorsi, i lavoratori della struttura commissariale post sisma 2012, che sono assunti a tempo determinato da agenzie interinali e prestati a tale struttura. La struttura commissariale, peraltro, – incalza il relatore – nonostante dipenda direttamente dal presidente della Regione, in quale di commissario straordinario, risulta impermeabile a qualsiasi richiesta di chiarimenti relativi a organizzazione, funzioni e qualifiche del personale impiegato. Siamo di fronte, pertanto, a una sorta di trattamento preferenziale riservato ai lavoratori di questa struttura che appare inspiegabile e ingiustificabile. Infine, dato che la Regione Toscana ha impugnato per presunta incostituzionalità la legge nazionale da cui prende le mosse la proposta legislativa in discussione, l’esponente di Fdi censura la Giunta per non aver atteso, in via prudenziale, il pronunciamento della Consulta.

Anche per una consigliera del M5s la scelta della Giunta e della maggioranza di riservare particolare attenzione al personale della struttura commissariale finisce per penalizzare il personale interno della Regione. Per questo presenta un emendamento finalizzato a riconoscere ai lavoratori della struttura commissariale premialità di punteggio nei concorsi banditi dall’ente regionale ma non la possibilità di rientrare nella riserva di posti. L’emendamento è stato respinto a maggioranza.

(Luca Govoni)

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