Via libera della commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Francesca Marchetti, al bilancio regionale di previsione per il prossimo triennio, alla legge di stabilità con il collegato e alla nota di aggiornamento al Defr. Sì dalla maggioranza, voto contrario dalle opposizioni.
Luca Sabattini (Pd), relatore di maggioranza, segnala una “crescita più vigorosa” rispetto alle previsioni: “il 2022 sarà l’anno in cui torneremo ai livelli del pil pre pandemia”. Per il consigliere “l’Emilia-Romagna sarà la locomotiva di questa ripresa, con una crescita prevista del 6,5 per cento”. Proseguono, ha aggiunto, “gli investimenti regionali, con particolare attenzione al capitale umano, partendo dalla formazione”. In questa fase di transizione, ha sottolineato, “tutte le fasce della popolazione e tutti i territori devono essere coinvolti”.
Entrando nello specifico, Sabattini ha poi spiegato che verranno confermate le progettualità rivolte ai giovani, così come le azioni collegate alla cultura (con anche l’attuazione di programmi internazionali rivolti alla divulgazione dei progetti artistici regionali) e alla scuola (anche per l’edilizia scolastica), proseguiranno anche le attività rivolte alla tutela del patrimonio culturale (con investimenti anche sui luoghi della cultura) e attenzione particolare verrà riservata al sistema dello sport (anche relativamente alla manutenzione degli impianti).
Maura Catellani (Lega), relatrice di minoranza, relativamente alla nota di aggiornamento, ha lamentato “la mancanza di elementi importanti, criticando, in particolare, l’assenza di un capitolo specifico dedicato al tema della scuola”.
Stefano Bargi (Lega), relatore di minoranza, riguardo al bilancio di previsione, ha criticato l’assenza di azioni specifiche rivolte alla famiglia, parlando di “generiche iniziative sul sociale”. Ha poi chiesto particolare attenzione sul tema della formazione, sollecitando “premialità per quegli enti che ottengono risultati tangibili”. Ha criticato, infine, la scelta di finanziare la “Bologna business school£.
È poi intervenuta Francesca Maletti (Pd), parlando di “un bilancio straordinario, che insegue un cambiamento, che vuole dare risposte a quei settori particolarmente colpiti dalla pandemia, come quello della cultura”. L’obiettivo primario, ha concluso, “deve essere quello di ridurre le diseguaglianze, non dobbiamo lasciare indietro nessuno”.
Critico Marco Lisei (Fdi) sul finanziamento da 4,5 milioni di euro alla ‘Bologna business school’: “Tanti soldi a un soggetto privato (seppur partecipato dall’Università) che non è in sofferenza finanziaria e che- ha ironizzato- gode di adesioni altolocate come quella di Prodi”. Ci sarebbe piaciuto, ha rimarcato il capogruppo, “che queste risorse fossero destinate in modo migliore e in modo più utile per la collettività”.
La vicepresidente Elly Schlein ha ribadito l’impegno regionale sui servizi educativi per l’infanzia, a partire dal contrasto alle diseguaglianze e alle povertà educative, con particolare attenzione all’occupazione femminile. Ha poi riferito che sono confermati gli investimenti in ambito di politiche giovanili e di cooperazione internazionale. Anche l’assessore regionale Paolo Calvano ha confermato l’impegno della Regione Emilia-Romagna rivolto alla ripresa, con l’obiettivo di garantire un’equa distribuzione delle ricchezze. Ha poi comunicato che ci saranno investimenti importanti sulle competenze, per rendere il più competitivo possibile il sistema regionale, specificando – in risposta a Bargi e Lisei – che l’operazione con la Bologna business school “va in questa direzione”.
(Cristian Casali)