Sanità e welfare

Relazione della Garante uscente dei minori sull’attività di mandato

Molte attività e prese in carico nonostante il lockdown. Serrato dibattito fra gruppi assembleari

Oltre 150 incontri con persone prese in carico. Grande impulso ai progetti legati al sostegno ai minori stranieri soli non accompagnati e durante la pandemia da Coronavirus, iniziative volte ad accompagnare i bambini nei momenti più difficili del lockdown.

Sono i numeri della relazione di mandato che la Garante uscente dei minori Maria Clede Garavini ha inviato all’Assemblea legislativa e che sono state discusse oggi in Aula.

Scendendo più nell’analitico si scopre che nel quinquennio 2017-2022 Garavini ha svolto 165 incontri (di cui 58 con singoli cittadini, 77 con operatori della scuola o del settore socio-sanitario, 12 con avvocati od operatori giuridici e 6 con consiglieri regionali), 163 colloqui con persone prese in carico e ha curato l’importante gestione dei minori stranieri soli non accompagnati, contribuendo così a fare dell’Emilia-Romagna una fra le Regioni dove questa attività ha riscontrato i migliori risultati. Nello specifico, nel 2021 gli incontri sono stati 41 (7 cittadini, 30 soggetti del mondo socio-sanitario e 4 avvocati e operatori giuridici), 24 i colloqui e 19 i fascicoli chiusi.

La Garante ha anche curato numerosi convegni, pubblicazioni, il contrasto al cyberbullismo e, durante la pandemia da Coronavirus, iniziative volte ad accompagnare i bambini nei momenti più difficili del lockdown.

“Ringraziamo la Garante Garavini per la sua relazione da cui emerge l’importanza di intervenire sui temi delle baby gang”, ha spiegato Fabio Bergamini (Lega), mentre Valentina Stragliati (Lega), ha sottolineato “l’importanza dell’impegno delle Istituzioni su tema del cyberbullismo: sul tema la Lega ha presentato una proposta di legge in Regione”.

Netta la posizione di Michele Facci (Lega): “A non venire oggi in Assemblea, la Garante ha perso un’occasione”. Facci ha rivolto molte critiche al lavoro svolto da Garavini e ricordato alcuni eventi legati alla cosiddetta inchiesta sui “fatti di Bibiano” e ha chiesto di cambiare la legge regionale sul Garante.

Dal canto suo Francesca Marchetti (Pd) ha invece sottolineato come “dobbiamo riflettere per affrontare le sfide che ci attendono e per farlo dobbiamo praticare ascolto e partecipazione. In questi due anni sono aumentate povertà e diseguaglianze e si deve intervenire per invertire una tendenza che impoverisce la popolazione e spinge i bambini a chiudersi in se stessi”.

Sulla stessa linea Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) che ha elogiato la Garante per aver creato l’Assemblea dei ragazzi e delle ragazze perché “i bambini e le bambine sono coloro che ci annunciano il futuro e il futuro va costruito con il loro contributo”.

(Luca Molinari)

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