“Cosa intende fare la Regione Emilia-Romagna per riqualificare l’area dell’impianto pilota dell’ex Sivalco di Valle Campo (nel ferrarese) e, quindi, favorirne l’inserimento fra gli itinerari turistico-ambientali e gastronomici?”.
A chiederlo, con un’interrogazione, è Rete Civica.
A Lido di Spina, nel cuore del comprensorio vallivo lagunare (a Valle Campo), si legge nell’atto, “si trova lo scheletro della struttura che avrebbe dovuto rilanciare l’immagine di Comacchio attraverso un progetto pilota di allevamento intensivo in vasca di specie ittiche pregiate, ma oggi rimangono solo i ruderi di un impianto abbandonato dal 1996 (con le sue coperture in eternit)”. Impianto, si rimarca poi nel documento, “che sorge lungo il percorso ciclabile che attraversa Valle Campo”.
Valle Campo, si spiega da Rete Civica, “potrebbe diventare la sede di acquacoltura e vallicoltura, con valenza ecologica, turistica, enogastronomica e didattica a salvaguardia dell’anguilla europea”. Lo spazio, si evidenzia infine dal gruppo politico, “si presterebbe alla realizzazione di un centro ittiogenico, di studio e di preingrasso dei molluschi”.
(Cristian Casali)
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