Ambiente e territorio

Torna il “vuoto a rendere” con incentivi, sì unanime a risoluzione M5s

Emendato dal Pd, l’atto impegna la giunta ad avviare una sperimentazione

Approvata all’unanimità, in Aula, la risoluzione presentata da Andrea Bertani e da Raffaella Sensoli del Movimento 5 Stelle, emendata da Luca Sabattini e da Lia Montalti del Partito Democratico. La risoluzione impegna la giunta a destinare risorse finalizzate a sostenere la sperimentazione del vuoto a rendere, prevedendo incentivi per chi, come esercenti e distributori, intenda praticarla. Questa forma di riciclo punta a sensibilizzare i consumatori sull’importanza del riutilizzo e a diminuire la produzione dei rifiuti. I contenitori, in questo modo, potranno essere riutilizzati più volte prima di diventare scarto.

“Il vuoto a rendere è una pratica che in Italia non esiste praticamente più -spiega Bertani- ma che andrebbe di sicuro valorizzata. Per questo, andrebbero previsti incentivi, da qui al 2018, per chi intenderà portare avanti questa pratica”. L’unico limite, per Sabattini (Pd), potrebbe essere “la realizzazione di una filiera” ma ha aggiunto che “l’assessore all’Ambiente sta già lavorando perché il vuoto a rendere sia pratica frequentata”.

(Margherita Giacchi)

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