Ambiente e territorio

Rifiuti. Bignami (Fi) teme “aumenti eccessivi della Tari in alcuni Comuni”: la Giunta chiarisca

Nell’interrogazione, il consigliere chiede, tra l’altro, se la situazione descritta possa “compromettere il percorso che deve condurre alla nuova gara per l’affidamento del servizio, che sta conoscendo ritardi e rinvii continui”

Galeazzo Bignami (Fi)

“Sembra che nei Pef 2017 (Piano economico finanziari) del servizio rifiuti del bacino di Bologna, con gestore Hera, siano state azzerate integralmente le sovracoperture dei costi in quei Comuni che, dal 2013 al 2015, avevano presentato un esborso maggiore rispetto ai costi rendicontati dal gestore: gli azzeramenti delle eccedenze sono arrivati anche in seguito alle legittime richieste avanzate ad Atersir dagli stessi Comuni”.

Lo segnala Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, dove evidenzia che, “per contro, i Comuni che nei medesimi anni sono stati in sottocopertura altrettanto legittimamente hanno chiesto di non procedere ad aumenti eccessivi della Tari, ma di trovare soluzioni basate sulla gradualità dell’aumento e sul conseguimento di economie da parte del gestore”.

Il consigliere rileva di aver più volte evidenziato queste “criticità rispetto al disallineamento tra Pef e rendiconto”. Ora “preme rilevare – scrive – che la sovracopertura riscontratasi in diversi Comuni, in particolare nel bacino bolognese, è stata giustificata dalla stessa Atersir con un principio di ‘sussidiarietà’ tra Comuni: un’interpretazione che non ha convinto tutti i Comuni in sovracopertura, se si pensa che alcuni di essi hanno deciso di adire le vie legali per vedersi restituire le somme versate in eccedenza”.

“A fronte del legittimo azzeramento di queste sovracoperture, – prosegue Bignami – ci si deve chiedere se si sia creata una ‘scopertura’ dei costi a carico del gestore e se si possa dunque temere che, nei Comuni in sottocopertura, si verifichi un aumento eccessivo della Tari”. “In svariate sedi, inoltre, – spiega – è stato evidenziato il costo abbastanza elevato del servizio rifiuti in quei Comuni che hanno deciso di passare alla raccolta differenziata ‘porta a porta’: è dunque plausibile supporre che le ‘scoperture’ a carico del gestore si siano verificate in gran parte in queste voci di spesa, nonostante i progetti di raccolta porta a porta siano stati comunque oggetto di valutazioni preventive, anche e soprattutto sul piano dei costi”.

“Se questa circostanza fosse confermata, – riferisce ancora l’esponente forzista –  bisognerebbe necessariamente capire per quale motivo il servizio di raccolta porta a porta risulti così costoso e se Atersir intenda procedere a un confronto con altri gestori per evitare che i cittadini, a cui si richiede lo sforzo continuo di una raccolta differenziata ‘spinta, si vedano comunque lievitare la bolletta della Tari”.

La questione, poi, interesserebbe più bacini, visto che – si legge nel testo – il gestore Hera opera non solo in quello di Bologna, ma anche in quelli di Modena, Ravenna, Rimini, Forlì Cesena e Ferrara. “Se l’eventuale ‘scopertura’ dei costi dovesse essere confermata, il gestore – aggiunge Bignami – potrebbe chiedere, in autonomia, incontri con i sindaci dei Comuni in sottocopertura per sollecitare lo stanziamento di risorse ulteriori: in questo caso, ci si dovrebbe domandare se con questa azione non si scavalchino le competenze di Atersir, deputata ad approvare i piani economico-finanziari” e se “quanto affermato dovesse corrispondere al vero, – conclude il consigliere – sarebbe da chiarire se la situazione venutasi a creare possa compromettere il percorso che deve condurre alla nuova gara per l’affidamento del servizio, gara che sta conoscendo ritardi e rinvii continui” come evidenziato più volte dallo stesso Bignami.

Il consigliere chiede quindi con quali modalità si stia procedendo per risolvere la situazione descritta, anche con l’obiettivo di non pregiudicare l’emissione del nuovo bando di gara per l’affidamento del servizio, e vuole sapere a quanto ammonterebbe l’eventuale scopertura dei costi del servizio per i bacini di competenza di Hera (Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì Cesena, Rimini) e se vi sia il rischio di una revisione “al rialzo” dei Pef 2017 per i Comuni in sottocopertura.

Altre richieste: se risulti che Hera stia chiedendo incontri sindaci dei Comuni in sottocopertura e se non si ritenga che tale azione sia inopportuna date le competenze di Atersir nell’approvazione dei Pef.

Bignami domanda quindi se, proprio a fronte del disallineamento tra Pef e rendiconto, non si consideri necessario un potenziamento della struttura tecnica di Atersir e se la stessa Agenzia sia o meno orientata ad effettuare un confronto tra i prezzi praticati da Hera per la raccolta porta a porta con quelli praticati da altri gestori.

Nel caso in cui tale confronto sia già stato effettuato, il consigliere vuole sapere a quanto ammonti la differenza di costo tra i vari gestori e quali misure si intendano eventualmente assumere per riequilibrare i costi.

L’esponente di Fi teme, infine, che questa situazione, se confermata, possa pregiudicare l’indizione del nuovo bando di gara. Di qui, la richiesta alla Giunta di conoscere le tempistiche per giungere all’indizione del bando.

(Antonella Celletti)

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