“L’ampliamento della discarica di Castel Maggiore, nel bolognese, è in contraddizione con gli obiettivi regionali relativi alla riduzione degli impianti di stoccaggio rifiuti sul territorio regionale?”. È Galeazzo Bignami (Fi) a porre il quesito alla Giunta attraverso un’interrogazione.
Il progetto di ampliamento della discarica di Castel Maggiore, rileva il consigliere, “ha suscitato e sta suscitando dubbi e perplessità tra la popolazione e tra gli aderenti ai comitati”. In particolare, specifica, “la società Centergross, che ha uno stabilimento a pochi metri dall’impianto di stoccaggio, facendosi portavoce delle rimostranze di lavoratori e visitatori, si è attivava con una raccolta firme, 1.600 le sottoscrizioni, per manifestare contrarietà alla discarica e per lamentare la scarsità di dati sulla contaminazione del suolo”. Anche “il comitato ‘No cave no discariche’ ha messo in luce una serie di contraddizioni nel progetto, in particolare ha evidenziato che l’area oggetto della sopraelevazione confina con la previsione di un sito estrattivo”.
Il piano regionale rifiuti, sottolinea poi Bignami, “approvato nel maggio 2016, prevede l’esaurimento della discarica di Castel Maggiore nel 2018 con verosimile conseguente chiusura della stessa, circostanza che non sembra però trovare rispondenza con il progetto di ridefinizione dell’impianto, che mira a prorogare i conferimenti in discarica fino al 2019”.
Il consigliere chiede quindi alla Giunta “quali rilievi siano stati effettuati nell’area della discarica e con quali risultati”. Vuole sapere “se il piano regionale rifiuti possa dirsi in contrasto con l’ampliamento del sito”. E infine, sollecita dati precisi sulla chiusura della discarica di Castel Maggiore.
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(Cristian Casali)