Ambiente e territorio

Rifiuti, Bignami (Fi) contro il ‘porta a porta’: nel bolognese non funziona e neanche i cassonetti elettronici

Il consigliere chiede studi di fattibilità e sondaggi per capire come rendere efficiente e “omogeneo” il sistema di raccolta differenziata nei Comuni della Città metropolitana

Cassonetti
Galeazzo Bignami (Fi)

Rendere omogenei i sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti sul territorio della Città Metropolitana di Bologna. Lo chiede Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione dopo aver rilevato che in diversi Comuni serviti dallo stesso gestore, Hera spa, si registrano modalità diverse di raccolta differenziata. Ad esempio, alcuni Comuni hanno optato per il ‘porta a porta’ con umido e indifferenziato, altri si sono dotati di cassonetti con apertura elettronica attraverso una tessera personalizzata: entrambe le modalità, secondo il consigliere, presentano “criticità”. Il ‘porta a porta’ causa “lo stazionamento dei rifiuti per strada” – anche per diverse ore, in caso di ritardi, insieme a una multa a cittadino e gestore per il mancato ritiro- mentre la leva manuale dei nuovi cassonetti “non è igienica, né funzionale”.

Come evidenzia Bignami, bisognerebbe rivedere il modello del porta a porta, soprattutto in quei Comuni dove si registrano ritardi e stabilire anche il numero di sanzioni emesse negli ultimi anni, così come andrebbe ripensato il sistema dei nuovi cassonetti “troppo costosi e poco efficaci”. Il consigliere, oltre a chiedere alla Regione una mappa che suddivida i diversi sistemi di raccolta Comune per Comune, suggerisce di sollecitare il gestore ad elaborare “studi di fattibilità” e “sondaggi tra amministrazioni e cittadini per individuare una modalità efficiente e funzionale di raccolta differenziata”.

(Francesca Mezzadri)

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

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