Ambiente e territorio

Imola pensa a una società in house per i rifiuti, Marchetti (Ln) chiede chiarimenti alla giunta

In un’interrogazione il leghista spiega che il Consiglio comunale di Imola ha approvato una risoluzione per sapere da Atersir se ci sia la possibilità di creare un sottobacino

Daniele Marchetti (Lega)

L’approvazione di una risoluzione in Consiglio comunale a Imola, che chiede ad Atersir di verificare la possibilità di creare un sottobacino per la gestione dei rifiuti, finisce sotto la lente di ingrandimento di Daniele Marchetti (Ln).

Il consigliere ha infatti depositato un’interrogazione per capire se sia possibile costituire un sottobacino per la gestione del servizio rifiuti, che comprenda Imola e altri comuni vicini. “Tra gli intenti dichiarati dell’amministrazione di Imola- ricorda il leghista nelle premesse dell’atto ispettivo- ci sarebbe quello di costituire una società in house sul modello di quella creata a Forlì. Il 4 luglio 2018- continua Marchetti- l’Antitrust ha comunicato al Consorzio ConAmi, proprietario della discarica di Imola, il proprio parere, fortemente critico, sull’affidamento in gestione diretta della discarica stessa ad Herambiente fino al 2040, chiedendo di comunicare entro 45 giorni le iniziative intraprese finalizzate ad assicurare le corrette dinamiche concorrenziali”.

L’esponete del Carroccio avanza quindi una serie di domande alla Giunta regionale: se la richiesta del Comune possa generare ritardi nella redazione del bando di gara di gestione dei rifiuti sul bacino bolognese, “già in notevole ritardo”; se la costituzione del sottobacino consenta di costituire una società in house, sul modello di quella di Forlì o se queste società debbano seguire almeno i confini provinciali; e, infine, se, considerando anche il parere dell’Antitrust, sia possibile suddividere il bando di gara in due rami distinti: uno per la raccolta e il trasporto dei rifiuti e l’altro per lo smaltimento, in modo da garantire una maggiore trasparenza.

(Andrea Perini)

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