Ambiente e territorio

RIFIUTI FORLÌ. POMPIGNOLI (LN): “REGIONE DICA NO A AMPLIAMENTO INCENERITORE MENGOZZI”. ASSESSORE GAZZOLO: “NESSUN AUMENTO DELLA QUANTITÀ ANNUA DA SMALTIRE”

L’esponente della Giunta risponde a una interrogazione del consigliere sul progetto di “Modifiche gestionali e potenziamento trattamento fumi dell’impianto di termovalorizzazione sito in via Zotti”

Forlì è uno dei pochi Comuni ad avere nel proprio territorio due inceneritori attivi, uno di rifiuti urbani e uno di rifiuti speciali pericolosi; l’area dove è insediato l’inceneritore di rifiuti sanitari Mengozzi Spz “è fortemente urbanizzata e sono ubicate, a meno di due chilometri dagli impianti, due scuole elementari, due scuole medie, due asili nido e due scuole materne”. Ancora: “Più di cinquemila cittadini hanno sottoscritto una petizione per manifestare il proprio disappunto contro l’aumento della portata dei rifiuti sanitari dell’impianto di incenerimento privato forlivese”. Da queste premesse muove l’interrogazione a risposta immediata in Aula presentata da Massimiliano Pompignoli (Ln), che ha detto di aspettarsi “una semplice presa d’atto della Giunta regionale rispetto agli esiti della Conferenze dei servizi, dunque un via libera alle richieste della Mengozzi Spa”.

Secondo Pompignoli, consentire un aumento della portata oraria dell’impianto, passando da 4mila a 5mila chilogrammi all’ora, “è il preludio all’aumento della portata complessiva, e del resto è noto che la società Mengozzi Spa si è assicurata l’appalto per bruciare tutti i rifiuti ospedalieri emiliano-romagnoli”. Perciò, chiede alla Regione di “scongiurare l’aumento della portata di un impianto fortemente inquinante che, oltre a gravare su un territorio già compromesso, metterebbe a rischio la salute di un’intera comunità”.

Nella risposta in Aula, l’assessore all’Ambiente, Paola Gazzolo, ha detto che “la Giunta ha siglato il 21 dicembre 2015 un accordo con le amministrazioni territoriali ed Hera per consentire il solo trattamento di rifiuti urbani nell’impianto di Hera per massimo di 120.000 tonnellate, escludendo l’arrivo di rifiuti extraregionali anche in caso di emergenze conclamate”. Ora, “la Giunta sta dialogando costantemente con il territorio e con il Comune di Forlì, e sta concludendo le proprie verifiche per giungere al provvedimento conclusivo di Valutazione d’impatto ambientale (Via)”; nelle prossime settimane “si darà conto dell’esito delle verifiche in atto, affinché siano assicurate tutte le risposte ai 5000 cittadini firmatari della petizione”. Va tuttavia rimarcato, ha proseguito Gazzolo, “che la potenzialità complessiva dell’impianto rimarrà invariata, e si concede solo una maggiore flessibilità operativa del 20% a fronte di una significativa riduzione delle emissioni (fino al 40%), introducendo un sistema di controllo partecipato anche con l’Università, che potrà intervenire di anno in anno sull’autorizzazione sulla base dell’effettiva efficienza dell’impianto”. L’assessore ha aggiunto che la Giunta regionale “deve approvare il provvedimento di Via, e può richiedere una riconvocazione della Conferenza dei servizi solo nel caso in cui possano essere lesi interessi pubblici non presi in considerazione in quella sede”. Infine, Gazzolo ha affermato che “la Giunta non è a conoscenza, e pertanto non corrisponde al vero, di una futura richiesta di Mengozzi sull’aumento della quantità annua da incenerire”.

In sede di replica, Pompignoli ha affermato che la Giunta “dovrebbe ricusare l’istanza di potenziamento avanzata dalla Mengozzi Spa, bloccare il procedimento e riavviare eventualmente l’esame della pratica, tenuto conto delle criticità ambientali, dell’alta densità abitativa, dei rischi sanitari e delle critiche emerse nel corso di quest’ultimi mesi. Ma è ormai chiaro- ha concluso- che la Regione dice di voler spegnere gli inceneritori e poi fa il contrario”.

(rg)

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