Sospendere l’iter di approvazione del progetto di ampliamento della discarica di Finale Emilia, in attesa che vengano chiariti fatti e responsabilità oggetto di varie inchieste condotte dai carabinieri, che coinvolgerebbero ex amministratori locali e funzionari oltre alle aziende interessate al progetto. Lo chiede, in un’interrogazione, il consigliere di Forza Italia Andrea Galli.
Il progetto – scrive il consigliere nell’atto ispettivo – “quantifica le sostanze da stoccare nella discarica in circa 25 mila tonnellate annue di rifiuti urbani e in circa 125 mila di rifiuti speciali, rendendo evidenti le intenzioni della società che gestisce l’impianto e delle sue controllanti di sfruttare il sito per interessi collegati al mercato dello smaltimento dei rifiuti speciali, e non a quelli dei cittadini e delle aziende del territorio finalese”. Senza considerare che autorizzare l’ampliamento sarebbe un “controsenso in relazione al Piano regionale di gestione dei rifiuti, che invece mira a ridurre il numero di impianti di questo tipo e, dall’altra parte, ad incrementare la raccolta differenziata”. In più la riapertura della discarica porterebbe ad un “notevole aumento dell’inquinamento: sia dell’aria, a causa dell’aumento del traffico di mezzi pesanti, che delle acque, in una zona a rischio idraulico, colpita in passato da esondazioni di fiumi e canali”. Nella quale, peraltro, “risultano già molto elevati i valori relativi a solfati, nitriti, nichel, arsenico e cromo”.
(Stefano Chiarelli)