Ambiente e territorio

RIFIUTI. NUOVO PIANO REGIONALE DI GESTIONE, OGGI DISCUSSIONE SU PREVENZIONE, RACCOLTA DIFFERENZIATA, RECUPERO MATERIA E PREPARAZIONE PER IL RICICLO, RIFIUTI SPECIALI

In commissione Territorio e Ambiente esaminato e votato il terzo “pacchetto” delle 982 osservazioni pervenute. Opposizioni critiche sulle parti del Piano non presenti in quello adottato nel 2014. Fdi-An non partecipa al voto: “Qui la legittimità è tutto”. M5s: “Documento distante da quello sottoposto alle procedure partecipative”; Ln: “Valutiamo correttezza procedura”. Pd: “Grave che si voglia riaprire una discussione già fatta, dovremmo discutere il Piano nel merito”. L’assessore Gazzolo: “Modifiche solo da novità legislative, da quanto ripreso dalle osservazioni accolte, in tutto o parzialmente, e da meri errori materiali. Ma terremo conto della metodologia d’esame del Piano qui sperimentata”

Altra tappa, oggi in commissione Territorio, Ambiente, Mobilità, presieduta da Manuela Rontini, nel percorso d’esame del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr), adottato dalla Giunta con la Delibera n. 1 dell’8 gennaio 2016.La commissione è chiamata a esprimersi sulle controdeduzioni dell’esecutivo regionale alle osservazioni presentate al Piano.

In commissione è proseguita la discussione, con successiva votazione, del Prgr e della proposta di decisione sulle osservazioni, concentrata su quattro temi: prevenzione, raccolta differenziata, recupero materia e preparazione per il riciclo, rifiuti speciali.

Questo metodo si è reso necessario a fronte del fatto che le osservazioni pervenute sul Piano sono 982, formulate da 103 soggetti diversi. La commissione, su proposta del relatore di maggioranza Luca Sabattini (Pd), d’intesa con il relatore di minoranza Stefano Bargi (Ln) ha identificato una dozzina di macro-temi, e accorpato per ognuno le osservazioni presentate e le risposte della Giunta. Del metodo fa parte la scelta di procedere a quattro votazioni distinte sulle osservazioni, divise nei seguenti gruppi di risposte: accolte, parzialmente accolte, respinte, non pertinenti.
Nella seduta odierna, alla presenza dell’assessore Paola Gazzolo, la commissione ha preso in esame 280 osservazioni, presentate da 51 soggetti diversi. Voto favorevole alla proposta della Giunta è arrivato dai consiglieri Pd. Lo stesso dai consiglieri di Sel, con 7 eccezioni (voto contrario). Astensione dei consiglieri M5s.Voto contrario della Ln, con 69 eccezioni (a favore). Non ha partecipato al voto Fdi-An.

La commissione proseguirà nelle prossime seduta con l’esame di altri macro-temi e relative osservazioni. La seduta odierna e tutte quelle relative al “Piano dei rifiuti” sono trasmesse in diretta streaming sul sito dell’Assemblea legislativa (http://www.assemblea.emr.it/). La proposta di Piano è disponibile a questo indirizzo: http://ambiente.regione.emilia-romagna.it/rifiuti/temi/piano-rifiuti.

Per Stefano Bargi (Ln), il Piano “non sceglie un metodo di raccolta e si limita a porre gli obiettivi da raggiungere, e oggi nessun metodo appare altrettanto efficace del porta a porta”. Il consigliere ha avanzato dubbi sulla classificazione in tre aree (montagna, pianura, capoluoghi e costa) per gli obiettivi della raccolta differenziata. Infine, “sarebbe opportuno che anche tutti i rifiuti speciali venissero smaltiti all’interno del territorio regionale”.

Gian Luca Sassi (M5s) ha evidenziato come “su quasi mille osservazioni, solo 28 siano state accolte completamente”. Ma da un confronto più accurato, “il Piano 2016 risulta molto diverso da quello adottato nel 2014 e sul quale si sono esercitate le osservazioni. Appare impossibile verificare da dove vengano le correzioni rispetto al testo di partenza. Sorge il sospetto- ha proseguito- che il nuovo documento sia assai distante da quello sottoposto alla procedura partecipativa, e alcune anomalie andrebbero spiegate e motivate”. Altrimenti, “si può arrivare alla conclusione che si stia discutendo un oggetto assai diverso, e che occorra valutare la ripubblicazione dell’atto di Giunta dell’8 gennaio 2016”.

Tommaso Foti (Fdi-An) ha rivendicato di aver già posto la questione della correttezza della procedura: “In un atto di pianificazione, la legittimità è tutto”. È sua convinzione che “il Piano 2016 richieda una ripubblicazione, perché le osservazioni si sono esercitate su un documento assai diverso: qui ci sono 512 pagine diverse fra il Piano Bonaccini e il Piano Errani, e bisognerebbe anche sapere chi le ha inserite”. Il consigliere ha così preannunciato la “non partecipazione al voto in questa seduta di commissione”. “In molti casi, e in particolare nei casi di parziale accoglimento dell’osservazione- ha aggiunto- non è possibile cogliere come le risposte della Giunta, le cosiddette controdeduzioni, tengano conto della richiesta presentata”.

Per Lia Montalti (Pd) è “assai grave che oggi si voglia riaprire un discussione già fatta, a più riprese, e che doveva essere superata dal metodo che i relatori di maggioranza e minoranza hanno proposto quattro sedute fa”.

Il relatore di minoranza, Bargi (Ln), ha replicato dicendo che “anche il Gruppo della Lega sta valutando la correttezza della procedura intrapresa, e ha chiaro il rischio che il Piano sia oggetto di ricorsi fondati”; ma in questa fase “il suo gruppo si è impegnato a procedere in commissione all’esame e al voto delle osservazioni e delle risposte della Giunta”.

Sabattini (Pd), relatore di maggioranza,ha detto che “sul metodo ogni valutazione era e resta legittima, ma la sede della commissione dovrebbe servire ad un’attenta analisi dei contenuti del Piano”. Ha rimarcato come “la Regione non possa travalicare le sue competenze, imponendo ai Comuni un metodo di raccolta dei rifiuti, ma l’obiettivo della tariffa puntuale è posto con estrema precisione”. Ha poi difeso la scelta di costituire un’area omogenea fra capoluoghi e costa, “perché sono le realtà dove è più rilevante la presenza quotidiana di non residenti”.

L’assessore Paola Gazzolo e i tecnici dell’assessorato hanno chiarito che al Piano oggetto delle osservazioni sono state introdotte modifiche “derivanti solo da novità legislative, a cominciare dalla L.r. 15/2016, da quanto ripreso dalle osservazioni accolte, in tutto o parzialmente, e da meri errori materiali”. La richiesta di fornire ulteriore documentazione comparativa ai consiglieri “non può essere accolta, ma la Giunta si impegna a fare tesoro dell’esperienza della metodologia sperimentata in questa commissione quando si tratterà di procedere ai futuri atti di pianificazione (forestazione, qualità dell’aria, bonifiche)”.

(rg)

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