“Come è possibile che la Regione Emilia-Romagna, a cui spettano i compiti di indirizzo e soprattutto di vigilanza, non si sia resa conto delle numerose criticità emerse dall’indagine dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), su Hera e Herambiente, nonostante le numerose segnalazioni pervenute da più parti?”. È Gian Luca Sassi del Movimento 5 stelle a intervenire, attraverso un’interrogazione rivolta alla Giunta, sull’ispezione effettuata dall’Anac allo scopo di acquisire elementi conoscitivi sull’attività contrattuale svolta nell’ultimo triennio dalle società Hera e Herambiente nell’ambito della gestione del servizio integrato dei rifiuti.
Dalle indagini, si legge nell’atto ispettivo, “sono emerse una serie di criticità che hanno riguardato, in particolare, le modalità di affidamento dei contratti a terzi, l’oggetto degli affidamenti-subaffidamenti, i rapporti tra Hera e Herambiente, il regime di prorogatio delle convenzioni e violazioni varie al codice dei contratti”.
Sassi chiede quindi alla Giunta “quali iniziative intenda intraprendere affinché la Regione assolva, d’ora in avanti, il proprio compito di vigilanza”. Inoltre, sollecita lo stesso esecutivo regionale, “viste, appunto, le preoccupanti criticità emerse dall’indagine dell’Anac, le lamentele dei cittadini per gli aumenti costanti e ripetuti delle tariffe sui rifiuti e l’ormai certificata e conclamata carenza di personale nella struttura dell’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti territoriale, a rivedere il ‘metodo Atersir’, che non riesce più ad assolvere ai propri compiti e quindi a tutelare la collettività”.
(Cristian Casali)