“In via precauzionale la Regione dovrebbe sospendere i finanziamenti e chiedere l’interruzione dei lavori nell’area circostante al ponte di Tiberio, a Rimini, in attesa che si acquisiscano certezze, sia scientifiche sia giuridiche, rispetto alla natura, alla datazione e al valore delle mura coinvolte nelle perforazioni”.
È quanto chiede Raffaella Sensoli (M5s) in una interrogazione alla Giunta regionale a proposito del “discusso” progetto che prevede anche “la realizzazione di una passerella di metri 150 in acciaio e legno lungo le mura sulla sponda destra del fiume Marecchia, tra il Ponte di Tiberio ed il Ponte dei Mille”. Motivo di preoccupazione – riferisce la consigliera – sono le modalità di realizzazione della passerella per la quale sarebbe prevista “l’installazione di travi in acciaio, mediante ancoraggio alla platea in cemento armato della via Bastioni, perforando in un centinaio di punti le mura che arginano il fiume Marecchia”.
Ma mentre i rappresentanti della soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Ravenna avrebbero dichiarato che le mura non sarebbero riconducibili all’età bassomedievale e rinascimentale, – segnala la capogruppo dei 5stelle in Regione – altri elementi scientifici, come quelli contenuti in una tesi di laurea discussa all’università Ca’ Foscari di Venezia, evidenzierebbero il contrario, visto che alcuni campioni dei laterizi delle mura sarebbero risultati databili fra il XIII ed il XVII secolo.
Considerando che ”il riconoscimento delle mura come ‘bene di interesse archeologico imporrebbe il ripensamento complessivo dell’operazione”, Sensoli chiede quindi alla Giunta regionale” se intenda verificare, anche attraverso confronti diretti con la soprintendenza, con esperti e docenti, oltre che dell’IBC, se i lavori in corso a Rimini agiscano su opere recenti prive di valore o su manufatti di interesse archeologico da sottoporre a tutela”.
Sensoli ricorda infine che l’intero progetto nell’area del Ponte di Tiberio “è sostenuto da ingenti fondi comunitari del Por-Fesr, programmati dalla Regione”. Di qui un’ulteriore domanda alla Giunta per sapere “se sia certa che con le risorse assegnate “invece di valorizzare il patrimonio storico, artistico e archeologico del territorio regionale non lo si stia irrimediabilmente distruggendo”.
(Isabella Scandaletti)