Assicurare l’avvio degli screening per HIV e fornire gratuitamente i kit diagnostici a organizzazioni del terzo settore (quali, a titolo d’esempio “Check point BLQ”) convenzionate con le strutture ospedaliere e impegnate sul fronte della prevenzione del virus. È quanto chiede con un’interrogazione Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle).
La consigliera invita inoltre la giunta a “predisporre campagne di informazione, anche in collaborazione con associazioni del terzo settore e associazioni di pazienti, al fine di sensibilizzare la popolazione sulla necessità di partecipare agli screening di prevenzione per HIV e, in generale, sui rischi correlati alle malattie infettive nonché a ripristinare i lavori della Commissione contro l’AIDS”.
“Nonostante la diminuzione delle persone che contraggono l’infezione da HIV -ha sottolineato Piccinini- in Emilia-Romagna nel corso del 2020, sono stati 140 i nuovi casi rilevati, rispetto ai 211 dell’anno precedente (-71). Purtroppo, resta ancora alto il numero di chi arriva a una diagnosi tardiva. Un problema, questo, legato principalmente a una bassa o errata percezione del rischio in alcune fasce della popolazione”.
(Lucia Paci)